Quentin Tarantino – Pulp fiction

Zucchino e Coniglietta decidono di rapinare una caffetteria alla periferia di Los Angeles. Nel frattempo Vincent Vega e Jules Winnfield si stanno recando all’appartamento di tre tizi che avrebbero sottratto a un certo Marsellus Wallace una valigetta dal contenuto misterioso. Così inizia Pulp fiction, ultimo capitolo della “trilogia pulp” di Quentin Tarantino, preceduto da Le iene (1992) e Una vita al massimo (1993).

La storia si dirama in tre direzioni: in un episodio, Vincent viene incaricato da Marsellus di portare fuori a cena la moglie Mia. Purtroppo, dopo l’appuntamento, la donna va in overdose di eroina. Ne L’orologio d’oro, il pugile Butch viene pagato da Marsellus per perdere un incontro. All’inizio accetta, per poi fare il doppio gioco scommettendo su se stesso e vincendo contro l’avversario. A un passo dalla fuga, Butch scopre che, nella fretta, la sua fidanzata ha dimenticato di recuperare dalla loro vecchia dimora un orologio che appartiene alla famiglia di Butch da generazioni. Il pugile decide di recuperarlo, anche se sa che gli uomini di Marsellus sono sulle sue tracce. Si ritorna a Vincent e Jules nella casa degli uomini che hanno osato derubare Marsellus. Dopo averli fatti fuori, partono in macchina insieme all’unico sopravvissuto alla strage, ma è destino che il povero Marvin faccia la fine dei suoi sfortunati amici, venendo ucciso per sbaglio da Vincent. I due killer devono liberarsi della macchina zuppa di sangue, per non rischiare di attirare l’attenzione di qualche poliziotto: si avvalgono, così, dell’aiuto di un certo signor Wolf.

Tarantino è un cinefilo quasi maniacale: la sua vasta cultura cinematografica predilige particolarmente i B-movie e i generi meno commerciali; tuttavia, Pulp fiction richiama anche il cinema dei grandi registi, da Hitchcock ai maestri del noir Siegel e Godard, e gli espressionisti tedeschi Murnau e Lang. Il linguaggio del film è mutuato dal repertorio popolare, la sceneggiatura è ricca di citazioni, a partire dalla frase biblica dal libro di Ezechiele, recitata da Jules prima di uccidere le sue vittime. Ciascun film della “trilogia pulp” richiama, in qualche particolare, il precedente: per esempio, ne Le iene si fa riferimento al criminale Marsellus, Mr Pink verrà arrestato e poi ricomparirà in Pulp fiction, mentre il vero nome di Mr Blonde è Vic Vega, il fratello maggiore di Vincent. Non dimentichiamo, poi, la famosa valigetta, trait d’union fra le due pellicole.

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