La bottega dei suicidi di Leconte vietato ai minori di 18

Doveva uscire il 28 dicembre nei cinema il nuovo film di Patrice Leconte, La bottega dei suicidi, ma il distributore italiano, Videa, ha ritirato il film dalle sale. Motivo? La decisione della Commissione per la revisione cinematografica di vietare la pellicola ai minori di 18 anni. Secondo i suoi componenti (tra gli altri, esperti di cultura cinematografica e rappresentati delle associazioni dei genitori), la pellicola di Leconte, incentrata su una famiglia che si specializza nell’aiutare i residenti di una città tristissima a morire, rappresenta «il tema del suicidio con estrema leggerezza e facilità di esecuzione, come se fosse un atto ordinario o un servizio da vendere al dettaglio». Il pericolo, insomma, è la possibilità «di atti emulativi da parte di un pubblico più giovane, quali gli adolescenti che attraversano un’età critica».

Sbalordito il regista, che proprio oggi, nella conferenza stampa di presentazione del film, a Roma, ha dichiarato: «In nessun altro Paese abbiamo avuto divieti. Ho una nipote di 8 anni e ho pensato a lei continuamente facendo il film, volevo le piacesse». Sandro Parenzo, di Videa, ha spiegato che il film uscirà in Svizzera e, più in avanti, in homevideo. E ha rincarato la dose: «In questo Paese ho dovuto assistere a un pomeriggio domenicale in tv con la D’Urso che intervistava una persona che spiegava come aveva strangolato la nipote, senza scandalo per nessuno pur essendo le 15».

La bottega dei suicidi è ispirato a un libro di Jean Teulé. Il film è stato presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes. Qui sotto, il trailer:

SOSTIENI LA BOTTEGA

La Bottega di Hamlin è un magazine online libero e la cui fruizione è completamente gratuita. Tuttavia se vuoi dimostrare il tuo apprezzamento, incoraggiare la redazione e aiutarla con i costi di gestione (spese per l'hosting e lo sviluppo del sito, acquisto dei libri da recensire ecc.), puoi fare una donazione, anche micro. Grazie