Sundance, trionfano Fruitvale e Blood brother

Fruitvale, di Ryan Coogler, e Blood brother, di Steve Hoover, sono i due vincitori del Sundance Film Festival, conclusosi qualche ora fa. Ai due film sono stati assegnati, nel corso di una cerimonia presentata da Joseph Gordon-Levitt, i riconoscimenti della Giuria e del pubblico, il primo nella sezione “film drammatici”, il secondo per i documentari. Fruitvale è incentrato sulle ultime ore di vita di Oscar Grant, ventiduenne ucciso dalla polizia il 31 dicembre 2009. Blood brother, invece, racconta la storia di un americano che lavora in Africa a contatto con i bambini malati di HIV. Premio speciale della giuria nella sezione internazionale al documentario Pussy Riot – A punk prayer, di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin, dedicato alle attiviste anti-Putin Nadezhda Tolokonnikova, Maria Alekhina e Yekaterina Samutsevich, arrestate il 21 febbraio dell’anno scorso a Mosca.

«I film presentati al Festival quest’anno riflettono veramente la passione sfrenata, l’immenso talento e le diverse storie provenienti dalla comunità cinematografica indipendente – ha commentato John Cooper, direttore del Sundance -. Sono fiducioso che i premi di questa sera serviranno a dare carburante a questi film e che il pubblico continuerà a sostenerli».

Di seguito, l’elenco completo di tutti i vincitori:

Gran premio della giuria – U.S. Dramatic:

Fruitvale, di Ryan Coogler

Gran premio della giuria – U.S. Documentary:

Blood brother, di Steve Hoover

Premio per la regia – U.S Dramatic:

Jill Soloway, Afternoon delight (Jill Soloway)

Premio per la regia – U.S. Documentary:

Zachary Heinzerling, Cutie and the boxer

Premio Waldo Salt miglior sceneggiatura:

Lake Bell, In a world… (Lake Bell)

Premio per il miglior montaggio – US Documentary:

Matthew Hamachek, Gideon’s army (Dawn Porter)

Premio per la miglior fotografia – U.S. Dramatic:

Bradford Young, Ain’t them bodies saints (di David Lowery)

Premio per la miglior fotografia – U.S. Documentary:

Richard Rowley, Dirty wars (Richard Rowley)

Premio speciale della giuria per il sonoro – U.S. Dramatic:

Shane Carruth e Johnny Marshall, Upstream color (Shane Carruth)

Premio speciale della giuria per il miglior attore – U.S. Dramatic:

Miles Teller e Shailene Woodley in The spectacular now (James Ponsoldt)

Premio speciale della giuria – U.S. Documentary:

American Promise, di Joe Brewster e Michèle Stephenson

Premio speciale della giuria – U.S. Documentary:

Inequality for All, di Jacob Kornbluth

Premio del pubblico U.S. Dramatic:

Fruitvale, di Ryan Coogler

Premio del pubblico U.S. Documentary:

Blood brother, di Steve Hoover

Premio del pubblico – World Cinema Dramatic:

Metro Manila, di Sean Ellis (Filippine, USA)

Premio del pubblico – World Cinema Documentary:

The square (Al midan), di Jehane Noujaim (Egitto, USA)

Premio del pubblico – Best of Next:

This is Martin Bonner, di Chad Hartigan (USA)

Gran premio speciale della giuria – World Cinema:

Jiseul, di Muel O (Corea del Sud)

Miglior regia – World Cinema Dramatic:

Crystal fairy, Sebastián Silva (Cile)

Miglior sceneggiatura World Cinema:

Wajma (An Afghan love story), di Barmak Akram (Afghanistan)

Premio speciale della giuria – World Cinema Dramatic:

Circles, di Srdan Golubovic (Serbia, Germania, Francia, Croazia, Slovenia)

Gran premio della giuria – World Cinema Documentary:

A river changes course, di Kalyanee Mam (Cambogia, USA)

Premio per la regia – World Cinema Documentary:

The machine which makes everything disappear, di Tinatin Gurchiani (Georgia, Germania)

Premio miglior montaggio – World Cinema Documentary:

The summit, di Nick Ryan (Irlanda)

Premio miglior fotografia – World Cinema Documentary:

Who is Dayani Cristal?, di Marc Silver (UK)

Premio speciale della giuria – World Cinema Documentary:

Pussy Riot – A punk prayer, di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin (Russia, UK)

Gran premio speciale della giuria – cortometraggio:

The whistle, di Grzegorz Zariczny (Polonia)

Premio della giuria al miglior cortometraggio americano di fiction:

Whiplash, di Damien Chazelle (USA)

Premio della giuria al miglior cortometraggio internazionale di fiction:

The date, Jenni Toivoniemi (Finlandia)

Premio della giuria al miglior cortometraggio Non-fiction:

Skinningrove, di Michael Almereyda (USA)

Premio della giuria al miglior cortometraggio:

Irish folk furniture, di Tony Donoghue (Irlanda)

Premio speciale della giuria al miglior attore in un cortometraggio:

Joel Nagle in palimpsest, di Michael Tyburski (USA)

Premio speciale della giuria – cortometraggio:

Until the quiet comes, di Kahlil Joseph (USA)

Nata nel 1978 come United States Film Festival, la manifestazione ha acquisito il nome di Sundance Film Festival nel 1991, quando ad occuparsi dell’organizzazione divenne il Sundance Institute, un’assocazione no-profit fondata da Robert Redford nel 1981 (e che prende il nome da Sundance Kid, il suo personaggio in Butch Cassidy di George Roy Hill, 1969) a supporto degli artisti indipendenti. Nel 2012, il premio della giuria per il miglior film drammatico era andato a Beasts of the Southern wild, in corsa ai prossimi Oscar.

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