Al Lido sbarca Katharina Miroslawa: dopo otto anni di latitanza e dodici di detenzione, scontati alla Giudecca, la mantide torna a far parlare di sé, in seguito al caso di cronaca nera che l’ha vista protagonista nel 1986. Allora, venne implicata nella morte di Carlo Mazza, un industriale di Parma: autore materiale dell’omicidio, fu l’ex marito della Miroslawa, Witold Kielbasinski, spinto dalla gelosia. La donna venne condannata per concorso morale nell’omicidio, e oggi chiede la riapertura del processo.
Al Lido arriva con il film Venezia salva di Serena Nono, una pellicola in costume dove la Miroslawa recita nel ruolo di una cortigiana. Il film è ispirato alla vita di Simone Weil, filosofa francese, morta a soli 34 anni.
Altra novità che riguarda la Miroslawa è l’uscita, il 20 settembre, del suo libro-verità Peccato… (edizioni Vannini) scritto a due mani con l’agente dei vip Rody Mirri (tre puntini di sospensione dopo il titolo, tre significati: «Peccato che Carlo sia morto, peccato che mio marito l’abbia ucciso, peccato che io sia finita in prigione», dice lei in un’intervista su vanityfair.it).