«Portare un po’ di senso e di significato in una cultura moderna del tatuaggio che ormai è troppo estetica»: questo è il motivo di base che ha spinto Nicolai Lilin (l’autore di Educazione siberiana, da cui Gabriele Salvatores ha tratto l’omonimo film) ad aprire un “marchiaturificio” a Solesino (PD).
Un piccolo comune di ottomila anime, un contesto dove le mode non sono così imperanti come nelle grandi città, per cui i rapporti umani e i valori sono ancora genuini: è in un ambito di questo tipo che il tatuaggio può riscoprire la sua vera funzione, quella di trasmettere un significato, al di là delle tendenze del momento.
Il laboratorio è sito in via Roma 322. Intervistato da Padovaoggi.it, Lilin si è detto molto affezionato al Veneto («Sono molto legato al Veneto, mi sento anche un po’ Veneto in quanto ho gli stessi modi. Una somiglianza di etica e di morale»), e, riguardo ai progetti futuri, ha confidato di essere al lavoro su un nuovo libro.