È morto Lou Reed, il grande songwriter americano, fondatore dei Velvet Undeground. La notizia arriva direttamente da Rolling Stone USA. Ancora sconosciute le cause del decesso. Reed, 71 anni, aveva di recente subito un trapianto di fegato che, stando alla compagna Laurie Anderson, gli aveva salvato la vita.
Nato a Brooklyn nel 1942, Lewis Allan Reed si trasferì a New York City nel 1964, dove iniziò a lavorare come compositore su commissione per una piccola etichetta di musica commerciale, la Pickwick Records. La sua adolescenza era stata tutt’altro che facile: nel 1956 aveva subito degli elettroshock per curare la sua bisessualità (al fatto, nel 1974, dedicherà la canzone Kill your sons). Dopo l’esperienza con gli Shades, la sua prima band, Reed fondò i Velvet Undeground con John Cale, nel 1966: il primo omonimo album, registrato con Nico l’anno successivo e prodotto da Andy Warhol, è da annoverare tra i capolavori assoluti del rock.
Nel 1970, Reed lasciò la band per dedicarsi ad una carriera solista ricca di soddisfazioni, con gemme come Transformer (1972), Berlin (1973), The blue mask (1982), New York (1989), Songs for Drella (1990, dedicato al mentore Andy Warhol e inciso con John Cale) e Magic and loss (1992). Il suo ultimo album è Lulu, collaborazione con i Metallica del 2011. Di recente, Reed aveva prolungato il contratto con Sony/ATV.
Uno dei suoi brani-simbolo, Walk on the wild side (da Transformer, 1972):