Ha appena pubblicato Cento giorni di felicità (Einaudi), e adesso Fausto Brizzi già pensa al film, previsto per il 2015. Chi sarà il protagonista? Brizzi vorrebbe Flavio Insinna.
Il libro è stato tradotto in numerosi paesi (tra cui Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Israele, Turchia e Australia) e racconta la storia di Lucio Battistini, un uomo dalla vita comune, dal nome un po’ strano, a causa della passione materna per la canzone Acqua azzurra, acqua chiara. È appena stato cacciato di casa dalla moglie, dopo che lei ha scoperto un suo tradimento. Lucio si arrangia a vivere nel retro-bottega della pasticceria del suocero, finché non giunge una terribile notizia: ha il cancro o, come lo chiama lui, è arrivato “l’amico Fritz”.
Tre mesi: sono tutto quello che resta a Lucio da vivere. E lui decide di non lasciarsi andare alla disperazione, di trascorrere i giorni che restano tentando di riconquistare la moglie, viaggiando con lei e i figli, dimostrando che è stato bello, tutto sommato, essere esistito.