L'addio alla scrittura di Günter Grass

Günter Grass, premio Nobel per la letteratura nel 1999, dice addio alla scrittura. Il motivo? Si è auto-definito troppo vecchio per continuare a scrivere.

Alla base della scelta, i gravi problemi di salute dell’artista tedesco. Grass è nato a Danzica nel 1927. Da sempre politicamente impegnato, simpatizzante della Sinistra tedesca, è stato un acuto osservatore delle trasformazioni sociali e culturali del suo paese. Partendo dal Nazismo, ha attraversato con la sua opera la storia del boom economico tedesco, del Muro di Berlino (evidenziando le ripercussioni di tale divisione) e del ’68 in Germania. Nel 1959 divenne famoso grazie a Il tamburo di latta, suo romanzo d’esordio, parte della trilogia di Danzica (insieme a Gatto e topo e Anni di cane), che racconta la storia di Oskar, rinchiuso in un manicomio poiché fisicamente deforme (all’età di tre anni ha deciso di non crescere mai più), il quale ricorda la storia della sua vita, scandita dal rumore di un tamburo di latta.

Grass fece scandalo con la sua autobiografia, Sbucciando la cipolla, in cui confessò la sua partecipazione come volontario nelle SS a Danzica. Dal 2012, gli è stato impedito l’ingresso in Israele, in quanto “persona non gradita”, dopo aver accusato in un suo poema in prosa il Paese di essere una minaccia per la pace nel mondo a causa del suo arsenale, oltre che per la sua politica nei confronti dell’Iran.

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