Si è spento a Roma poco fa Riz Ortolani, musicista e compositore, autore di centinaia e centinaia di colonne sonore per il cinema italiano e non. Ortolani, 87 anni, non è riuscito a superare le conseguenze di una bronchite, occorsa dopo un intervento chirurgico.
Nato a Pesaro il 25 marzo del 1926, Ortolani si era avvicinato alla musica grazie al padre, appassionato di opera, che l’aveva iscritto all’età di sei anni al Conservatorio Gioacchino Rossini. Dopo essere diventato componente dell’orchestra stabile della sua città natale, a 22 Ortolani si trasferì a Roma, dove iniziò a lavorare come pianista in una sala da ballo e, più tardi, alla RAI, come arrangiatore di orchestre radiofoniche. Nel 1954 si occupò della sua prima direzione d’orchestra nella trasmissione radio Occhio magico.
La prima colonna sonora è del 1955, per il film Le vacanze del Sor Clemente di Camillo Mastrocinque, assieme a Pier Giorgio Redi. Per i successivi cinque anni, Ortolani visse all’estero: lavorò come direttore d’orchestra in alcuni locali (tra cui il Ciro’s di Hollywood) e sposò con rito civile la cantante Katyna Ranieri. Il matrimonio fu convalidato in Italia solo otto anni dopo, con la celebrazione del rito religioso.
Il primo successo è del 1961: Ortolani firmò con Nino Oliviero la colonna sonora di Mondo cane, il film di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi, conquistando con il brano More (che compariva nei titoli di testa) un Grammy e ottenendo una nomination all’Oscar. Ma sono tante le sue colonne sonore più note: Il sorpasso (1962), Africa addio (1966), Fratello sole, sorella luna (1972), Non si sevizia un paperino (1972), Cannibal holocaust (1980), fino al tema della serie tv La piovra (1984).
Particolarmente importante il sodalizio con Pupi Avati, con il quale ha realizzato 25 film (l’ultimo la miniserie RAI Un matrimonio, in onda in questi giorni). «Una vita insieme – ricorda oggi il regista – con lui ho imparato quanto è bello seguire un brano classico con la partitura in mano». Ma Ortolani era stimato anche da Damiano Damiani (con cui intrattenne un’altra importante collaborazione), Vittorio De Sica, Dino Risi, Franco Zeffirelli e Quentin Tarantino, che ha inserito alcuni dei suoi brani nelle colonne sonore di Bastardi senza gloria e Django unchained.
Complessivamente, Ortolani ha firmato oltre 300 partiture. Nel corso della sua carriera, ha conquistato 2 Golden Globe, 2 nomination agli Oscar, un Grammy Award e ben cinque David di Donatello. Nel 2007, inoltre, aveva dato vita a Pesaro alla Fondazione Riz Ortolani, attraverso cui metteva in palio borse di studio e organizzava seminari, dibattiti, concerti e mostre. Qualche mese fa, inoltre, Ortolani aveva ricevuto il Lifetime Achievement Award al festival mondiale della colonna sonora di Ghent. Lascia la moglie Katyna, con cui a breve avrebbe festeggiato i 50 anni di matrimonio, e i figli Rizia ed Enrico. I funerali si terranno a Roma, sabato alle 15, nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo.