Capolavoro di Martin Scorsese del 1990, Quei bravi ragazzi raccontava la carriera criminale di Henry Hill (Ray Liotta) e dei suoi compari, ovvero Jimmy Conway (Robert De Niro) e Tommy DeVito (Joe Pesci). In particolare, nel film trovava spazio l’episodio di una rapina alla sede della Lufthansa al JFK di New York nel 1978, un colpo che fruttò un bottino di cinque milioni di dollari.
Henry Hill è poi diventato un pentito, ed è morto nel 2012. Stessa sorte per il carattere messo in scena da De Niro (il cui nome reale è Jimmy Burke non Conway, deceduto per un cancro ai polmoni nel 1996, mentre si trovava in carcere). Fu proprio Burke-Conway l’ideatore della rapina. Allora, alcuni dei suoi suoi soci erano riusciti a svignarsela, ma l’FBI non si è mai arreso e la settimana scorsa è arrivata la svolta: cinque mafiosi legati alla famiglia Bonanno, affiliata a Cosa Nostra, sono stati arrestati a New York, in relazione alla famosa rapina.
Tra di loro c’era anche Vincent Asaro, che prese parte attivamente al colpo e sembra abbia pure ammazzato un altro uomo, ritenendolo un informatore della polizia. I resti di questo presunto informatore sono stati rinvenuti lo scorso giugno, sepolti in un terreno edificato appartenuto a Jimmy Burke. Quest’ultimo non ha mai confessato di essere la mente della rapina, così come non confessò mai tutti i suoi delitti (eppure, in un libro scritto poco prima di morire, Hill menzionò anche il Robert’s Lounge, di proprietà di Burke e definito il suo “cimitero personale”), ma finì in carcere per delle scommesse truccate e poiché ritenuto colpevole di un omicidio.
L’FBI ha arrestato anche Jerome, il figlio di Vincent, e altri tre complici. Anche se con molti anni di ritardo, sembra essere finalmente arrivato l’epilogo di uno dei “cold case” più chiacchierati d’America.