Grammy 2014, trionfo Daft Punk: ecco tutti i premi

È stata una serata decisamente spettacolare quella andata in scena ieri allo Staples Center di Los Angeles e che ha visto assegnati i Grammy, ovvero i premi musicali più attesi della stagione. A trionfare, in linea con un 2013 entusiasmante, i Daft Punk: per il duo francese, ben 5 statuette, tra cui quelle per il “Record of the year” (Get lucky), “Album of the year” e “Best dance/electronica album” (Random access memories). I “robot della dance” sono stati poi protagonisti di un’entusiasmante performance, accompagnati da Pharrell Williams (premiato come miglior produttore), Stevie Wonder e Nile Rodgers che potete ammirare qui.

I favoritissimi Macklemore e Ryan Lewis portano a casa quattro premi: “Rap song” (Thrift shop), “Rap album” (The heist), “New artist” e “Rap performance”. L’altra outsider, la diciassettenne Lorde, conquista la vetta nelle categorie “Song of the year” (con Royals, mandando in bianco Katy Perry, alla sua unica candidatura con Roar) e “Pop solo performance”.

Il miglior album di musica “alternative” è Modern vampires of the city dei Vampire Weekend, mentre tra i “rock album” i Led Zeppelin, con Celebration day, hanno battuto David Bowie e i Black Sabbath.

La serata (che abbiamo seguito in diretta) è stata spettacolare anche grazie alle straordinarie performance che si sono succedute sul palco. Tra i momenti più applauditi, l’esibizione di Macklemore & Ryan Lewis con Mary Lambert, Queen Latifah e Madonna, che hanno intonato Same love (brano che parla dell’uguaglianza dei matrimoni gay ed etero) e Open your heart, con vere coppie di sposi (alcune anche omosessuali) sul palco. Osannati anche Paul McCartney e Ringo Starr, che hanno ritirato un premio per i Beatles (di cui ricorrono i 50 anni dalla prima apparizione tv negli USA): i due hanno suonato insieme Queenie eye, uno dei nuovi brani di Sir Paul, e persino Yoko Ono, presente in platea, si è alzata a ballare. Trovate la performance qui.

Dal punto di vista dell’impatto “rock”, sicuramente sul podio c’è la chiusura dello show, affidata a Dave Grohl, Trent Reznor, Josh Homme e Lindsey Buckingham dei Fleetwood Mac, che hanno eseguito delle trascinanti versioni di Copy of A dei Nine Inch Nails e My God is the sun: godetevi il video.

Qui sotto, i vincitori per le varie categorie:

Record of the year: Get Lucky, Daft Punk and Pharrell Williams

Album of the year: Random Access Memories, Daft Punk

Song of the year: Royals, Lorde

New Artist: Macklemore & Ryan Lewis

Pop solo performance: Royals, Lorde

Pop duo/group performance: Get Lucky, Daft Punk and Pharrell Williams
Pop Vocal Album
: Unorthodox Jukebox, Bruno Mars

Dance Recording: Clarity, Zedd featuring Foxes

Dance/Electronica Album: Random Access Memories, Daft Punk

Traditional pop vocal album: To be loved, Michael Bublé

Rock Performance: Radioactive, Imagine Dragons

Metal Performance: God Is Dead?, Black Sabbath

Rock Song: Cut Me Some Slack (Dave Grohl, Paul McCartney, Krist Novoselic and Pat Smear)

Rock Album: Celebration Day, Led Zeppelin

Alternative Music Album: Modern Vampires of the City, Vampire Weekend

R&B Performance: Something, Snarky Puppy with Lalah Hathaway

Traditional R&B Performance: Please Come Home, Gary Clark Jr.

R&B Song: Pusher Love Girl (Justin Timberlake)

Urban Contemporary Album: Unapologetic, Rihanna

R&B Album: Girl On Fire, Alicia Keys
Rap Performance
: Thrift Shop, Macklemore & Ryan Lewis featuring Wanz

Rap/Sung Collaboration: Holy Grail, Jay Z featuring Justin Timberlake

Rap Song: Thrift Shop (Macklemore & Ryan Lewis featuring Wanz)

Rap Album: The Heist, Macklemore & Ryan Lewis

Country Solo Performance: Wagon Wheel, Darius Rucker

Country Duo/Group Performance: From This Valley, The Civil Wars

Country Song: Merry Go ‘Round (Kacey Musgraves)

Country Album: Same Trailer Different Park, Kacey Musgraves

Producer (Non-Classical): Pharrell Williams

Comedy Album: Calm Down Gurrl, Kathy Griffin

Musical theater album: Kinky Boots

Best engineered album, non classical: Random access memories, Peter Franco, Mick Guzauski, Florian Lagatta & Daniel Lerner, engineers; Antoine “Chab” Chabert, Bob Ludwig, mastering engineers (Daft Punk)

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