Shia LaBeouf e il tour dell'umiliazione

Periodaccio per Shia LaBeouf. Qualche tempo fa vi avevamo dato la notizia dell’accusa di plagio a cui era soggetto: in poche parole l’attore avrebbe messo online il suo corto HowardCantour.com, poi accusato di essere un’imitazione del fumetto Justin M. Damiano pubblicato da Daniel Clowes nel 2007.

Da quel giorno per LaBeouf è stato tutto un susseguirsi di scuse, giustificazioni, dichiarazioni (tra cui quella di volersi ritirare a vita privata e che tutto questo circo mediatico sarebbe, in realtà, un’espressione della sua arte). Adesso, arriva l’ennesima trovata, ovvero il tour delle scuse: LaBeouf pensa di girare tutti gli Stati Uniti, porgendo le scuse per le sue “malefatte”. Ma non si tratta solo di scusarsi, no, l’attore mira proprio a una pubblica umiliazione.

Così, Shia avrebbe contattato alcuni musei, per allestirvi una mostra molto particolare. In una mail a uno di essi, ha scritto: «Necessito di uno spazio per una performance a Los Angeles per mettere su uno show. Il vostro museo è perfetto. Il mio piano è di espiare le mie colpe come si faceva nel Medioevo. Per sette giorni. Promuoverò la mia iniziativa al festival di Berlino indossando una maschera, sul red carpet di Nymphomaniac. Questa mia azione avverrà il 9 febbraio, la mostra dovrebbe partire il 10».

In pratica, Shia si siederà intorno a un tavolo, su cui saranno posti degli oggetti, come tenaglie, una frusta ecc… e il pubblico potrà scegliere come punirlo. Contento lui…

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