I social network (almeno i principali), da “luoghi” di nicchia sono diventati in breve tempo dei fenomeni mainstream. Ieri Facebook festeggiava i dieci anni, e se si pensa che è nato all’interno di un campus universitario dal lavoro di un gruppo di ragazzi ed oggi conta 500 milioni di utenti in tutto il mondo, be’ c’è da farsi venire un capogiro. Twitter, poi, nell’ultimo periodo ha conosciuto una grandissima fortuna: dentro ci trovi chiunque, persino il Papa. Chiunque, ma non George Clooney.
L’attore americano, in un’intervista a Vanity Fair ha espresso un’idea molto netta al riguardo: non si iscriverà mai alla celebre piattaforma. Perché? «Semplice, la sera mi piace farmi un drink. Potrei facilmente dire qualcosa di stupido, e non penso nemmeno voi vogliate che accada. Non ce li vedo Matt [Damon, n.d.r.] o Brad [Pitt, n.d.r.] o me stesso a condensare i nostri pensieri in una cosa da 140 caratteri alle tre del mattino».
«Dio ce ne scampi», dice l’attore. «Prendi una pillola per dormire, poi ti svegli e quel che hai scritto non ha nemmeno senso. Che idea orribile».
Idiosincrasie “sociali” a parte, Clooney al momento è impegnatissimo con la promozione del suo nuovo film, Monuments men, la storia (da lui scritta e diretta) di un gruppo di soldati con il compito di salvare le opere d’arte dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. La pellicola sarà presentata il 9 febbraio al Festival di Berlino ed arriverà nelle sale italiane il 13 febbraio.