Nessun italiano in concorso alla Berlinale 2014, che parte oggi fino al 16 febbraio.
Tuttavia, i titoli italiani non mancano. Cominciamo con la categoria Panorama, in cui sono stati inseriti Felice chi è diverso di Gianni Amelio, In grazia di Dio di Edoardo Winspeare e Natural resistance di Jonathan Nossiter, co-produzione francese. Il documentario di Amelio è incentrato sul tema dell’omosessualità in Italia. Un film che segue la notizia del coming out di Amelio di qualche giorno fa: un’Italia segreta, una serie di testimonianze raccolte da Nord al Sud della penisola, storie di coraggio, ma anche di gioia, che ripercorrono tutto il Novecento, dai primi decenni del secolo, fino agli anni Ottanta.
Se di In grazia di Dio vi avevamo già parlato qualche giorno fa (eccovi il link alla notizia), qualche parola è doverosa per Natural resistance: immagini della Cineteca di Bologna testimoniano la lotta dei viticoltori in difesa delle tradizioni locali, contro le pratiche industriali che distruggono le proprietà naturali del vino, per poi ricostruirle artificialmente in laboratorio. È un feroce j’accuse verso le norme imposte dalla UE e il controllo delle multinazionali sugli approvvigionamenti alimentari.
Nella categoria Generation troviamo un ritorno gradito, quello di Fabio Mollo, con il suo Il Sud è niente (eccovi la nostra recensione), la storia di Grazia, una ragazza calabrese, in conflitto con il padre e alla ricerca di una risposta dietro alla misteriosa scomparsa del fratello.
Tra gli Omaggi segnaliamo Looking for Eric, co-produzione italiana, inglese, francese, belga e spagnola, diretta da Ken Loach: il carattere principale è un postino di Manchester di nome Eric, appunto, che trent’anni prima della vicenda messa in scena aveva abbandonato la moglie e la figlia. Si era poi risposato e si era ritrovato a vivere con i due figliastri. Come se non bastasse, la figlia naturale è diventata una ragazza madre, che, per potersi laureare, chiede al padre di prendersi cura della nipotina. Per l’uomo comincia un altro momento critico, finché una notte, non gli si materializza davanti il suo idolo calcistico, Éric Cantona, che, con le sue massime, aiuterà il protagonista ad affrontare il passato e pure il presente.
Looking for Eric
In Culinary, infine, ampio spazio per I cavalieri della laguna di Walter Bencini, che narra la storia di una comunità di pescatori di Orbetello (Grosseto), paladini della pesca tradizionale ed eco-sostenibile, contro le regole tipiche dell’economia globale; segue, I maccheroni di Raffaele Andreassi, cortometraggio del ’58, in cui il protagonista indiscusso è il tipico piatto di pasta, servito alla domenica con il ragù, un vero e proprio lusso per i poveri di quei tempi.
I cavalieri della laguna