Odissea nello spazio con un… cannolo!

Avete presente 2001: odissea nello spazio, il film-capolavoro di Stanley Kubrick? Bene: come sarebbe stato se, al posto dello Star Child, in orbita ci fosse stato un… cannolo?

Lo scorso 2 febbraio, i videomaker siciliani Antonella Barbera, Paolo Capasso e Fabio Leone hanno compiuto un singolare esperimento: hanno lanciato ai confini della stratosfera proprio uno dei tipici dolci della loro terra. Il cannolo (ovviamente realizzato in pasta sintetica) è volato con un pallone sonda riempito di elio. Il suo spostamento è stato seguito grazie ad un gps, inserito all’interno di un drone in polistirolo, alluminio e legno.

Il cannolo è “decollato” dalla Rocca di Cerere (Enna), ha raggiunto un’altezza di quasi 30mila metri e, dopo l’esplosione del pallone, è planato grazie ad un paracadute fino a Bompietro, sulle montagne dell’entroterra siciliano. La “missione”, ribattezzata ironicamente “Sicilian space program”, è stata ripresa da due telecamere, attaccate al drone che accompagnava il cannolo. Ecco un video che testimonia l’impresa:

«Per noi questo piccolo-grande gesto è come un dono al cosmo, un tecnologico rito propiziatorio o ancora un semplice gesto ironico per far sorridere e sognare una terra, la Sicilia, in cui da decenni i primati sono tendenzialmente negativi», hanno spiegato i tre ideatori del progetto, che per realizzare il loro “Sicilian space program” hanno dovuto chiedere (ed hanno ottenuto) tutte le autorizzazioni previste dalla legge per i voli “normali”.

«Il cannolo nello spazio è anche una forma di migrazione alternativa», aggiungono Barbera, Capasso e Leone. «Non uno spostamento verso il nord, né verso il sud: una migrazione verso il proprio cielo, senza muoversi dalla terra che si ama da sempre, e dalla quale ci si aspetta molto, per cominciare un futuro migliore, fatto di primati che fanno sorridere».

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