Berlinale 2014: tutti i vincitori

Si è appena conclusa una Berlinale un po’ fiacca, con la Cina che ha fatto man bassa di premi. L’Orso d’oro è stato assegnato al detective movie Bai ri yan huo (Black coal thin ice) di Diao Yinan, per il quale l’attore protagonista Liao Fan ha pure vinto l’orso d’argento come migliore attore protagonista (l’orso d’argento per la migliore interprete femminile è andato alla giapponese Haru Kuroki per Chiisai Houchi).

Una scelta che ha destato non poche perplessità, dal momento che il grande favorito al festival era The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, il quale si è dovuto accontentare del gran premio della giuria: il film racconta la storia del rapporto tra un concierge (Ralph Fiennes) e un giovane impiegato (Tony Revolori) del Gran Budapest Hotel, appunto. Nell’opera trovano spazio anche il furto di un dipinto di epoca rinascimentale e il resoconto «del lento e poi improvviso declino che sconvolse l’Europa nella prima metà del 20esimo secolo».

Orso d’argento alla regia al texano Richard Linklater per il suo Boyhood, da molti considerato qualitativamente migliore della pellicola cinese: si tratta di un film documentario con protagonisti Ethan Hawke e Patricia Arquettegirato in dodici anni, seguendo la crescita di un bambino dai 9 anni fino al college.

Boyhood


Migliore sceneggiatura per il tedesco Kreuzweg di Dietrich Brüggemann e Anna Brüggemann , mentre il film «che apre nuove aspettative» e si aggiudica il premio Alfred Bauer è il francese Aimer, boire et chanter di Alain Resnais.

Infine, orso d’argento per la fotografia a Blind massage e premio per la migliore opera prima a Güeros di Alonso Ruizpalacios.

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