Lucinda Williams – Lucinda Williams [deluxe edition]

Correva l’anno 1988 e la Rough Trade Records decideva di pubblicare un disco di una cantante country, genere che all’epoca godeva di scarsa fama in Inghilterra. Lei era Lucinda Williams, nata in Louisiana ma trapiantata in Texas, e il disco, che si chiamava allo stesso modo, conquistò in poco tempo un successo tale da spalancare le porte dell’Inghilterra al country-folk e rendere Lucinda una stella.

Esce proprio in questi giorni, in occasione del venticinquesimo anniversario, una riedizione pregiata di disco, il terzo della carriera della Williams ma il primo a regalarle la fama mondiale. Si tratta di un lavoro molto curato e ricco: oltre alle 12 tracce originali rimasterizzate include anche un secondo disco di 20 canzoni, 14 delle quali sono brani live risalenti ad un concerto registrato in Olanda, nel 1989, molti dei quali sono registrate su disco per la prima volta.

Lucinda Willams era introvabile da più di un decennio ma questa speciale riedizione fa perdonare gli anni di attesa e ci permette di recuperare un piccolo gioiello di quello stile detto americana, che riunisce country, folk, blues e cajun. Si narra che la Williams, famosa per il suo perfezionismo, ci abbia messo 8 anni per scrivere e registrare queste 12 splendide canzoni in cui emerge la sua voce limpida e a tratti commoventi. Possiamo così riascoltare nella loro versione originale le hit country-rock Passionate kisses, Crescent City e Changed the locks, rese famose dalle versioni di Mary Chapin Carpenter, Emmylou Harris e Tom Petty, ma anche (ri)innamorarci perdutamente di Am I too blue, malinconica ballata country che narra di un amore perduto, o della struggente Side of the road.

Il secondo disco è la ciliegina sulla torta: la Williams dà il meglio sul palco e ci regala delle esibizioni entusiasmanti e struggenti allo stesso tempo. Le due diverse versioni live di Sundays sono ugualmente magnifiche, dentro queste note malinconiche riusciamo a sentire l’anima della tormentata Lucinda: «Sunday’s supposed to be the day for kicking off your shoes but how come that’s the day I always get the blues?». E c’è anche molto blues nel secondo disco, quel blues che trasforma il dolore in bellezza. La Williams, con la sua vita travagliata, ne incarna l’essenza: brani come Happy woman blues e Going back home fanno emergere il suo lato più appassionato e duro, mentre la splendida ballata Wild and Blue ci ricorda come mai è considerata una delle prime stelle del country-rock, anni prima che ne scoppiasse la moda.

Lucinda Williams è stato il disco più importante ma anche il più incantevole di tutta la carriera della musicista americana: questa speciale riedizione ne porta alla luce tutta la bellezza e la classe, accontentando i fan nostalgici e conquistando sicuramente anche tanti nuovi cuori.

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