Sanremo 2014, picchetto dei Papaboys contro Rufus Wainwright

Continuano le polemiche per la presenza di Rufus Wainwright al Festival di Sanremo. Ancora una volta, sono le associazioni cattoliche a invitare il pubblico a stare attento o ad annunciare veri e propri picchetti di protesta contro il cantante, ospite il prossimo 19 febbraio sul palco dell’Ariston.

«Gli organizzatori di Sanremo facciano attenzione a Rufus Wainright. Le sue canzoni spesso hanno toni blasfemi, dunque sarebbe augurabile che, come invitato alla manifestazione canora, eviti di toccare questi temi», ha affermato Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart. Il riferimento è in particolare ad un brano di Wainwright, intitolato Gay Messiah, ovvero “Messia Gay”.

Wainwright è omosessuale dichiarato, ma ha anche avuto una figlia da Lorca Cohen (figlia a sua volta del grande Leonard Cohen). Insomma, una condotta di vita prima che artistica che non va giù alle ali più conservatrici del cattolicesimo, inclusi i Papaboys, che hanno annunciato dalle 13 alle 14 di oggi un picchetto, organizzato con altre organizzazioni di giovani laici cattolici e alcune parrocchie romane. Sul sito dei Papaboys si legge che l’obiettivo è «protestare contro la presenza a Sanremo di Rufus, un cantante blasfemo invitato dalla Rai». Non solo: le associazioni chiedono «l’intervento o le dimissioni dei vertici Rai, in primis la presidente Tarantola (che si dichiara cattolica, ma permette che si trasmetta dalla tv pubblica blasfemia) e del direttore Gubitosi».

Il 19 febbraio, Wainwright salirà sul palco dell’Ariston per eseguire due pezzi del suo repertorio contenuti anche nell’antologia Vibrate: the best of Rufus Wainwright, in uscita il giorno dopo. Ad accompagnarlo ci sarà l’orchestra della Rai. Per inciso, quella a Sanremo non sarà l’unica esibizione italiana dell’artista, che ha in programma anche dei concerti il 4 aprile al Teatro Grande di Brescia e l’8 aprile al Teatro Duse di Bologna. Insomma, picchetti e polemiche o no, Rufus ha in programma un bel giro nel nostro paese. Per fortuna.

SOSTIENI LA BOTTEGA

La Bottega di Hamlin è un magazine online libero e la cui fruizione è completamente gratuita. Tuttavia se vuoi dimostrare il tuo apprezzamento, incoraggiare la redazione e aiutarla con i costi di gestione (spese per l'hosting e lo sviluppo del sito, acquisto dei libri da recensire ecc.), puoi fare una donazione, anche micro. Grazie