Il 6 marzo prossimo sarà la data di un gradito ritorno in libreria, quello di Friedrich Dürrenmatt, grande scrittore svizzero, autore di romanzi e di opere teatrali: infatti, edito da Marcos y Marcos arriverà Un angelo a Babilonia.
Tutti sono innamorati della bella Karrubi e tutti fanno a gara per conquistarla. Non sanno che il suo cuore è già impegnato, che la donna si è innamorata di un mendicante, il quale l’ha baciata sulle sponde dell’Eufrate ed è poi scomparso. Così come lei non sa che quell’uomo, in realtà, è Nabucodonosor, re di Babilonia, che si era travestito da mendicante per convincerne un altro ad abbandonare l’accattonaggio, disdicevole nel suo regno. Ma Karrubi non sa che farsene di un re: Nabucodonosor avrà il coraggio di lasciare tutto per lei?
Buona parte della produzione di Dürrenmatt è attraversata da creature mitologiche (Il minotauro) e richiami all’Antico Testamento, il tutto proposto in chiave moderna. Il caso governa le vite umane e l’autore lo dimostra in opere immortali come Il sospetto, La promessa o Il giudice e il suo boia.
Dai suoi libri sono state tratte anche delle trasposizioni cinematografiche: da La promessa, l’omonimo film di Sean Penn, con Jack Nicholson (2001); da La panne è stato liberamente tratto La più bella serata della mia vita di Ettore Scola, con Alberto Sordi (1972); da Il giudice e il suo boia il film Assassinio sul ponte (1975), a cui partecipò lo stesso Dürrenmatt, con Jacqueline Bisset e Jon Voight. Infine, ricordiamo che nel ’72 da Il giudice e il suo boia e da Il sospetto sono state realizzate due serie televisive, entrambe con Paolo Stoppa nei panni del commissario Bärlach.