Sappiamo tutti chi è stato Christopher McCandless. Il tramp per eccellenza, un ragazzo che abbandonò tutto e tutti per viaggiare, raggiungendo l’Alaska nel ’92, dove morì. Il suo corpo fu ritrovato da due cacciatori: pesava solo trenta chili e questo fece supporre che McCandless fosse morto di fame (venne ipotizzato anche l’avvelenamento e di questo ve ne avevamo già parlato qualche tempo fa).
Una vicenda in cui trova spazio la voglia di solitudine e il desiderio di emanciparsi da vincoli e da codici di condotta conformisti. Il posto fisso, una vita segnata da regole ferree non facevano per Chris: la sua storia la conosciamo grazie ai suoi diari, ritrovati accanto al cadavere del ragazzo, idealista, forse un po’ ingenuo, eppure ormai entrato nella memoria collettiva di lettori e spettatori, dopo il bel libro di Jon Krakauer e il film di Sean Penn.
(Christopher McCandless)
A raccontare la sua avventura, oggi si aggiunge un nuovo volume, Back to the wild: una raccolta di foto e appunti di Christopher, disponibili nel nostro Paese grazie a No Borders Magazine, entrato in contatto direttamente con i famigliari di McCandless, con lo scopo di tradurre e proporre in Italia una testimonianza diretta non solo dell’itinerario del protagonista, ma anche del suo spirito.
È possibile acquistare il volume direttamente sul sito di No Borders Magazine. All’interno troverete più di 200 foto, accompagnate da note di viaggio. La prefazione è di Paolo Cognetti (l’autore di Sofia si veste sempre di nero) e Jon Krakauer.