Addio a Paco de Lucia, maestro della chitarra flamenco

Paco de Lucía, uno dei più grandi chitarristi di flamenco, si è spento la scorsa notte a Cancùn, in Messico, per un attacco cardiaco. L’artista spagnolo aveva 66 anni: secondo quanto riportato dalle agenzie, sono in corso le pratiche per permettere il rientro del corpo in Spagna.

De Lucia era nato nel 1965 ad Algeciras, in Andalusia. Iniziò a suonare la chitarra all’età di cinque anni, imparando dal padre e dal fratello (entrambi chitarristi di flamenco) e ad 11 anni abbandonò la scuola per dedicarsi completamente alla musica. Tre anni più tardi, formò assieme al fratello Pepe il duo Los Chiquitos de Algecíras, vincendo anche un premio ad un concorso.

Da lì il trasferimento a Madrid e il primo tour negli USA. Dopo una serie di collaborazioni con vari artisti, arriva il primo disco solista, La fabulosa guitarra de Paco de Lucía (1967). Un anno dopo arrivò l’incontro con il cantante spagnolo Camarón de la Isla, con cui nacque un sodalizio che durò ben 29 album. Negli anni ’70, De Lucia raggiunse una notorietà all’infuori del flamenco grazie alle collaborazioni con colleghi del calibro di Al Di Meola, John McLaughlin, Larry Coryell e Chick Corea. Proprio con McLaughlin e Di Meola De Lucia incise nel 1980 Friday Night in San Francisco, che ad oggi ha venduto più di cinque milioni di copie.

Tra gli altri suoi lavori ricordiamo Solo quiero caminar (1981), con Ramón de Algeciras, Pepe de Lucía, Rubén Dantas, Carles Benavent e Jorge Pardo, e Luzia (1998), dedicato alla madre scomparsa, il primo in cui de Lucia si presta anche al canto.

Nel 2007 il chitarrista aveva ottenuto il Premio Príncipe de Asturias nell’Arte dall’Università di Cadice e l’8 maggio 2010 il Berklee College of Music di Boston gli aveva conferito il titolo di Dottore Honoris Causa per il suo contributo musicale e culturale.

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