Il Bari International Film Festival (Bifest) dedica il poster della prossima edizione al grande Gian Maria Volonté. La rassegna, in programma dal 5 al 12 aprile, ha voluto rendere omaggio all’attore, che il prossimo 9 aprile avrebbe compiuto 81 anni (mentre il 6 dicembre di quest’anno ricorrono anche i vent’anni dalla scomparsa).
Quello del Bifest si configura come il più grande tributo a Volonté finora mai realizzato, il quale intende celebrare la sua ricca carriera, non solo ricordando i suoi film, ma anche il rapporto con i colleghi e il suo impegno politico, il tutto in una serie di incontri che si terranno proprio all’interno della kermesse.
Questi incontri saranno curati da Giovanna Gravina Volonté, la figlia dell’attore e di Carla Gravina. Saranno presenti alcuni registi che hanno direttamente lavorato con Volonté: solo per citarne alcuni, Gianni Amelio (Porte aperte), re colonne in cronaca), Giuliano Montaldo (Giordano Bruno), Marco Bellocchio (Sbatti il mostro in prima pagina). Per consultare il programma completo vi rimandiamo a questo link.
Gian Maria Volontè è stato uno degli attori più versatili e capaci del nostro cinema, dapprima star negli spaghetti western di Sergio Leone, poi protagonista di pellicole d’impegno civile, a cura di Elio Petri e Francesco Rosi. Giusto per citare alcune famose pellicole a cui ha preso parte (la sua filmografia non è solo piuttosto articolata, ma anche di una certa qualità): Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965), L’armata Brancaleone (1966), A ciascuno il suo (1967), Sotto il segno dello scorpione (1969), Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), La classe operaia va in paradiso (1971), Il caso Mattei (1972), Il sospetto (1975), Todo modo (1976), Cristo si è fermato a Eboli (1979), Il caso Moro (1986), Porte aperte (1990), Una storia semplice (1991).