La grande bellezza è un film che, malgrado l’Oscar conquistato, ha diviso parecchio, generando fiumi di commenti e recensioni da critici più o meno improvvisati. L’ultimo a dire la sua in ordine di tempo sulla pellicola di Paolo Sorrentino è Christian De Sica, il quale, intervistato dall’Espresso ha ammesso che lui ci avrebbe messo «meno suore, meno giraffe e più Sabrina» (Ferilli).
Ad Alessandra Mammì, che l’ha intervistato in occasione della prima del suo nuovo spettacolo, Cinecittà, a Bergamo, De Sica ha spiegato di essere felice per la vittoria di Sorrentino. «È un schiaffo di vitalità per tutto il nostro cinema. E poi pieno di immagini: le strisce di cocaina e le strisce degli aerei nel cielo, un vero visionario Sorrentino. Che film!». Tuttavia, De Sica qualcosa avrebbe cambiato: «ci avrei messo meno suore, meno giraffe e più Sabrina, che è fantastica. Riesce a non fare la mignotta, ma una disgraziata che sbaglia pure il vestito per la festa del generone», ha spiegato.
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Nell’intervista, De Sica lascia trapelare la possibilità che anche questo Natale torni in sala con uno dei suoi cinepanettoni: «Non lo so. Il contratto con De Laurentiis è scaduto, ma chissà. Comunque con me o senza di me confermo: il teatro è una cosa bellissima ma il posto del sogno è altrove. Ve vojo tutti ar cinema a Natale».
La chiacchierata integrale di De Sica con l’Espresso (in cui si parla anche dei “fenomeni” Checco Zalone e Grillo) potete leggerla qui.