Paolo Sorrentino, fresco di Oscar per La grande bellezza, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Roma con una cerimonia ufficiale (conclusasi da poco) in Campidoglio, nella Sala Giulio Cesare. «La grande bellezza ha come protagonista assoluta Roma e la sua struggente magia», ha dichiarato il sindaco della capitale, Ignazio Marino. «È sicuramente un monumento cinematografico al magnetismo della nostra città, lo splendido e metaforico scenario dei sentimenti umani, della solitudine, dello smarrimento dell’uomo moderno», ha aggiunto il primo cittadino.
Sorrentino, invece, nel suo discorso ha sottolineato la sua ansia nel ricevere il riconoscimento. «Ieri sera ero tormentato dall’ansia prima di accingermi a scrivere il mio discorso ho commesso il grave errore di farmi mandare la lista di coloro che hanno ricevuto negli anni la cittadinanza onoraria di Roma», ha raccontato il regista. «Si comincia con Alessandro Manzoni passando da Giuseppe Verdi e Guglielmo Marconi e Sandro Pertini fino al presidente Giorgio Napolitano – ha elencato Sorrentino – e allora mi è venuto in mente il titolo di un libro che non ho letto, Che ci faccio qui».
«Che ci faccio qui è quella condizione di intontimento con la quale fanno i conti quitidianamente tutti quelli che come me per lavoro o per diletto maneggiano la fantasia – ha spiegato il regista -. Che ci faccio qui è la perenne condizione di musicisti, danzatori, pittori, attori e registi dal momento in cui hanno ostinatamente deciso di porsi lateralmente rispetto alla vita vera per accarezzare l’insensata speranza di compiere un passo avanti rispetto alla realta».
(un momento della cerimonia, con Sorrentino e Marino)
Sorrentino ha ringraziato il sindaco e i consiglieri che gli hanno conferito la cittadinanza, con una battuta: «Hanno sbagliato, e io li ringrazio per questo perché, come diceva uno dei grandi geni di questo paese, Carmelo Bene, “sbagliando si insegna”, che sembra una battuta e invece la ritengo una profonda verità».
Tra i presenti alla cerimonia, oltre alle autorità politiche locali, anche il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il senatore Franco Carraro, l’ad di Medusa (che ha prodotto La grande bellezza), Giampaolo Letta, il vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina, lo stilista Renato Balestra. Tra i protagonisti del film, erano presenti anche Roberto Herlitzka, che interpreta un cardinale con la passione per la cucina, e Carlo Verdone.
In occasione del premio a Sorrentino, inoltre, sui siti Comune.roma.it/cultura, Culturaroma.it e Turismoroma.it sono presenti degli itinerari e le 31 schede descrittive ed originali alla scoperta dei luoghi de La grande bellezza. Un lavoro reso possibile grazie ai testi che lo storico dell’arte e scrittore Costantino D’Orazio, autore del libro La Roma Segreta del film La Grande Bellezza (Sperling & Kupfer) ha gentilmente concesso all’assessorato alla Cultura di Roma Capitale e che descrivono i palazzi privati, i giardini nascosti, le chiese e gli scorci inediti immortalati dalla cinepresa.
Il trailer ufficiale de La grande bellezza: