Emma è la classica sentimentale che vive delle storie dei romanzetti, vagheggiando la bella vita, costantemente cullata in sogni romantici, di grandi amori e grandi eroi. Come spesso accade a chi non distingue più il vero dalla finzione, l’impatto con la realtà è devastante: la donna si ritrova moglie di un anonimo medico di campagna, Charles Bovary, che finisce per tradire con due uomini, Rodolphe e Léon. All’adulterio si aggiungono anche i numerosi debiti contratti, volti a soddisfare i suoi capricci, o, meglio, la visione idilliaca di una vita sontuosa. Una situazione destinata ad esplodere, quando la povera Emma si ritroverà incapace di affrontare l’enorme castello di menzogne e falle finanziarie messo in piedi e destinato a crollarle addosso.
Si dice che per scrivere questo libro Flaubert si sia ispirato alla storia vera di Delphine Delamare, suicida a soli 26 anni, in circostanze molto simili a quelle descritte nell’opera. Madame Bovary venne etichettato da più parti come un romanzo naturalista, in parte per l’ispirazione a un fatto di cronaca realmente accaduto, poi per l’atteggiamento stesso dell’autore nei confronti del suo scritto, anzi della sua eroina, che guarda dall’esterno, descrivendone con oggettività i comportamenti, evitando giudizi di natura etica. Madame Bovary venne accusato di essere un “oltraggio alla morale”, proprio per l’assenza di sentenze da parte del suo autore, incolpato di essere favorevole all’adulterio: questo secondo la tipica morale borghese del tempo, bersaglio di feroci critiche nell’intera produzione di Flaubert, che non risparmiò velenose frecciatine contro la mediocrità e le velleità pseudo intellettuali del ceto medio.
(Mia Wasikowska)
Emma Bovary è uno dei personaggi più affascinanti nella storia della letteratura, nonostante le sue evidenti fragilità, manie e frustrazioni. Non è certo una personalità forte, visto che passa il tempo a piangere sulla sua esistenza, a suo avviso mediocre, e sulla sua condizione di donna («Ma una donna ha continui impedimenti. A un tempo inerte e cedevole, ha contro di sé le debolezze della carne e la sottomissione alle leggi»). Flaubert non evitò al suo personaggio una sfumatura patetica, soprattutto nella sua fine: Emma non solo risulterà pietosa nelle sue tragedie romantiche, ma non recupererà dignità nemmeno in punto di morte.
L’eroismo tragico e squisitamente romantico di certe figure femminili del passato è un ricordo lontano nella signora Bovary, la quale, pur sforzandosi di raggiungere il suo ideale sentimentale, resta solo la moglie insoddisfatta di Charles, che, seppur così ingenuo da risultare ridicolo, rimane comunque l’unico personaggio positivo e degno di autentica compassione dell’intero romanzo.
9788809772823