Una distesa di boschi incontaminati, che sembrano il Paradiso Terrestre. Metteteci Alce, Agnello, Cagna, Toro, Ghepardo, Farfalla e Leone, che non sono animali, bensì esseri umani che hanno deciso di vivere secondo le regole della natura, immersi in un ideale di pura felicità. Ma cosa succede se la civiltà, un giorno, arriva? Che accade se i componenti del piccolo microcosmo scoprono la proprietà privata, il diritto, la religione? Tutto viene messo in discussione, si sgretola, mettendo a nudo un mondo malato, triste e vecchio.
Carlo D’Amicis firma una delle sue più belle storie, Quando eravamo prede, da pochissimo in libreria per minimum fax. Nato a Taranto nel ’64, vive e lavora a Roma. Autore di diversi romanzi e racconti lunghi, per la casa editrice romana sono usciti Escluso il cane (edito anche in Francia da Gallimard), La guerra dei cafoni (selezionato per lo Strega) e La battuta perfetta.