Durante la sua carriera, Woody Allen ha più volte provato a percorrere diversi “sentieri cinematografici”, che vanno dalla notissima e caratteristica commedia a film più drammatici (Interiors o Un’altra donna), passando per il tragicomico e la commedia nera, generi che contraddistinguono maggiormente il suo ultimo periodo, ovvero le sue produzioni a partire dal 2000.
Allen in realtà è partito da qualcosa di molto più grottesco e gioviale allo stesso tempo. Il film che lo ha lanciato nel mondo del cinema è stato infatti Prendi i soldi e scappa, del 1969, pellicola dalla comicità apparentemente banale e scontata ma, in realtà, che si gioca tutta attorno ad una sceneggiatura eccezionale. Allen sfrutta la tecnica del falso documentario per narrare la vita di un ladro, Virgil Starkwell (Allen stesso), “fallito” sia in senso materiale-economico, sia in senso psicologico. Tramite questa scelta impersonale e seriosa, vengono elencate le gesta ridicole e rocambolesche del sopracitato ladro. Lo spettatore si ritrova catapultato in quella che potrebbe sembrare il racconto delle gesta di un grande professionista del furto, mentre invece si scopre di avere a che fare con un individuo assolutamente normale, nel senso che Virgil non è proprio portato a fare il ladro per una sorta di goffagine motoria e psichica.
Tutto cambia quando Virgil cerca di derubare la povera Louise (Janet Margolin), finendo per innamorarsi perdutamente, con l’innocenza psicologica di lei che finisce per combaciare con l’innocenza fanciullesca di lui. Proprio grazie all’unica vera e importante figura femminile della sua vita in grado di accettarlo, Virgil riuscirà a ritrovare sé stesso. Woody Allen alla fine si rivela comunque un “sensazionalista al contrario”, poichè il documentario finisce per elencare le gesta del “peggior ladro del mondo”: va sicuramente ricordata la sua fuga dalla prigione e come alla fine venga arrestato in maniera tanto ridicola dopo essere riuscito ad inventare un colpo veramente geniale.
Prendi i soldi e scappa non è un film esilarante, in cui Woody Allen mette in mostra molte quelle tecniche di comicità che userà negli anni a venire e che caratterizzeranno il cinema del grande regista americano soprattutto durante la sua prima fase, quella degli anni 70′, all’insegna di una comunione di semplicità e genio.