Si è concluso da qualche ora il concerto dei Rolling Stones al Circo Massimo di Roma. Un evento storico, che ha mobilitato 71mila fan provenienti da tutta Italia e segnato una tappa fondamentale della lunga estate rock italiana. Le polemiche, però, non sono mancate, ed hanno riguardato, tra le altre cose, il basso costo per l’occupazione del suolo pubblico sfruttato dalla band inglese: solo 8mila euro.
Al riguardo, è stato chiamato in causa il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, che ha però spiegato come quello dei bassi costi per l’occupazione del suolo pubblico sia un problema ereditato dalle precedenti amministrazioni. «Quando ho iniziato a scrivere il mio bilancio, quello del 2014 – ha spiegato il sindaco -, ho voluto fortemente aumentare le tasse per l’occupazione di suolo pubblico portandole fino a 10 volte di più a seconda delle situazione. Mi sembra una scelta molto netta. Il 30 aprile la giunta ha votato questo, ora deve farlo anche l’assemblea capitolina che sono sicuro correggerà quello che era un errore storico della nostra città. Queste sono le tariffe che io ho trovato a Roma e che ho moltiplicato per 10».
Dal concerto romano degli Stones, il comune incasserà complessivamente 176mila euro. Una cifra bassa, se consideriamo che, come ricostruisce Repubblica.it, a Londra l’occupazione del suolo pubblico, secondo il tariffario ufficiale, sarebbe costata alla band l’equivalente di 306mila euro. Del resto, anche l’Arena di Verona l’anno scorso costò una cifra superiore agli 8mila euro: ce ne vollero ben 50mila al promoter Live Nation per affittare la storica location in vista del concerto degli One Direction.
Il sindaco rivendica che «Roma guadagnerà 25 milioni in un solo giorno grazie all’indotto del concerto dei Rolling Stones». Ma il Movimento 5 Stelle non ci sta e, per bocca del suo rappresentante nell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, fa sapere che depositerà un’interrogazione urgente «per capire se è vero che il Comune ha incassato questa miseria per l’occupazione del Circo Massimo».
Con gli Stones non si conclude certo l’estate rock romana: stasera gli Arcade Fire suoneranno all’Ippodromo delle Capannelle per il Rock in Roma, e nei prossimi giorni (il 25, 26 e 27 giugno) arriverà Vasco Rossi allo Stadio Olimpico, per tre concerti che, stando a Roberto De Luca, presidente di Live Nation Italia, che organizza i tre live, avranno una ricaduta sulla città di circa 60 milioni di euro. Sempre il Rock in Roma ospiterà anche Rob Zombie e David Guetta, rispettivamente il 26 e il 28 giugno. Il 1° luglio sarà la volta dei Metallica, l’8, invece dei Black Keys. A seguire, Lumineers (16 luglio), Paolo Nutini (19 luglio), Editors (21 luglio), Caparezza (22 luglio), Placebo (24 luglio), Bastille (26 luglio), Afterhours (28 luglio) e Franz Ferdinand (2 agosto).