Taylor Swift parla del futuro dell'industria musicale sul WSJ

In un lungo articolo apparso sull’ultima edizione del Wall Street Journal, Taylor Swift ha offerto il suo punto di vista sull’industria discografica americana. Sì, proprio Taylor Swift: del resto, chi meglio della musicista più ricca del pianeta può dire la sua sul business?

La Swift è decisamente ottimista riguardo le sorti dell’industria musicale americana (magrado questa, negli ultimi 10 anni, abbia subito una contrazione del 50%). Il suo ragionamento è che, malgrado l’iperdiffusione che avviene grazie a file sharing e YouTube, la musica rimanga ancora un bene prezioso, e per i beni preziosi bisogna pagare. «La musica è arte, e l’arte è importante e rara. Le cose importanti e rare sono preziose. E per le cose preziose bisognerebbe pagare», scrive la Swift, che poi rincara la dose: «La mia opinione è che la musica non dovrebbe essere gratuita, e la mia previsione è che gli artisti e le etichette un giorno decideranno loro quanto far pagare un disco. Spero non sottostimino o sopravvalutino la loro arte».

I tempi, ovviamente, sono cambiati, ma non per questo occorre darsi per vinti. «Non è facile come un tempo, oggi, realizzare un album che ottiene più dischi di platino, e come artisti questo dovrebbe motivarci», sostiene la Swift. Per tenersi stretti i fan, oggi è necessario fornire sempre «elementi di sopresa»: «La nostra è la generazione YouTube, cresciuta con la capacità di saltare da un canale all’altro se si annoia, e di leggere l’ultima pagina del libro se siamo impazienti». Perciò è necessario coltivare i propri fan, esattamente come ha fatto la Swift stessa nel corso dell’ultimo tour: «Ogni sera, durante il mio tour negli stadi, salivo sul palco sapendo che quasi ogni fan aveva già visto lo show online. Per continuare a fargli vedere qualcosa che non avessero mai visto, ho portato decine di ospiti speciali per cantare le loro hit con me». La cosa ha evidentemente funzionato se, con l’ultimo tour, la musicista ha incassato 30 milioni di dollari. «Vogliamo essere colti di sorpresa, deliziati, sbalorditi», ha concluso la songwriter.

La Swift nell’articolo sottolinea anche l’importanza di Twitter («In futuro gli artisti otterranno dei contratti discografici perché hanno già dei fan») e la sempre crescente commistione di generi. «Il pop suona come l’hip hop; il country suona come il rock; il rock suona come il sou; e il folk suona come il country – e per me, questo è un progresso incredibile». «Credo che nelle prossime decadi l’idea dei generi sarà sempre meno un modo per definire una carriera e sempre più uno strumento organizzativo».

L’articolo integrale potete leggerlo qui. Qui sotto, un video dal fortunatissimo Red,

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