George Orwell, la casa natale in India diventa un museo

Diventerà un museo la casa natale di George Orwell in India. L’edificio, composto da tre stanze e situato nella cittadina di Motihari, nello stato del Bihar (India Settentrionale), è attualmente fatiscente e a rischio crollo: il governo ha allora deciso di rimetterlo in sesto e di adibirlo ad esposizione permanente.

Nel bungalow, saranno ospitati copie di manoscritti, lettere, diari e fotografi, forniti dal George Orwell Archive dell’University College di Londra. La notizia dell’apertura del museo è stata accolta con grande gioia dal figlio dello scrittore, Richard Blair: «Sono felice che la casa natale di mio padre sia restaurata e poi trasformata in un museo, un museo che sarà l’unico del genere nel mondo», ha spiegato alla stampa britannica. «Per decenni la casa ha versato in pessime condizioni e ora posso solo applaudire il sostegno che il governo del Bihair fornirà al progetto del museo»

George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair, è nato a Motihari il 25 giugno 1903 (il padre era un funzionario britannico in India). Nel 1907, il trasferimento in Inghilterra, a Londra, e nel ’22 il ritorno in quella che, all’epoca, era una colonia dell’Impero, precisamente in Birmania: Orwell si arruolò nella Polizia Imperiale, ma la ferocia della repressione inglese lo indusse presto a rassegnare le dimissioni. L’autore dedicò all’esperienza il romanzo Giorni in Birmania (1934). Orwell si spense a Londra il 21 gennaio del 1950.

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