In un editoriale sul Wall Street Journal (ecco il link al pezzo integrale), Christopher Nolan ha espresso la sua opinione su quello che sarà il futuro del cinema («Ci lamentiamo di continuo degli spettatori sempre più invadenti, ma la maggior parte di noi sente una fitta di dolore quando entra in una sala cinematografica vuota»).
In particolare il regista ha puntato l’attenzione sulla questione della distribuzione delle pellicole: «Il distributore o il proprietario del cinema (tutto è subordinato alla vitale domanda del “chi controlla il telecomando?”) sarà in grado di cambiare instantaneamente il contenuto proposto. Un matineé del venerdì mattina andrà a determinare se ci sarà la proiezione serale o se, magari, il proiettore ridarà spazio al blockbuster della settimana precedente. Il processo potrebbe addirittura essere automatico in base ai biglietti venduti. L’innovazione si sposterà interamente verso il mondo dell’home entertainment; i cinema restanti serviranno esclusivamente come luoghi di aggregazione per eventi con una forte presenza di fan o marchi molto forti».
Nolan ha trattato anche un punto che a noi interessa parecchio. Infatti, tutta questa moda del remake ha fatto pensare a noi, come ad altri, che dall’industria cinematografica non siano più in grado di giungere voci nuove e originali, proprio perché non c’è più nulla da sperimentare al cinema. Ma Nolan non è d’accordo: «Accadrà come all’inizio degli anni ’90, quando anni di pessima gestione dei Multiplex hanno inacidito l’attitudine del pubblico verso i film. Poi un giovane regista di nome Quentin Tarantino ha sfondato nelle sale proprio grazie alla sua profonda consapevolezza del passato della settima arte e il suo istinto con cui ha riportato il cinema al suo posto legittimo, a capo della cultura popolare».
Vi ricordiamo che l’ultima fatica del regista, Interstellar (di cui vi proponiamo di seguito il trailer), arriverà al cinema a novembre, in formato IMAX (eccovi la nostra news a riguardo):