«Era fantastico per un ragazzo di ventun’anni andare al supermercato a comprarsi delle patate e gli ingredienti per farsi un hamburger per cena quando io ad esempio passavo il tempo a mangiare patatine fritte e droga». Così Dee Dee Ramone spiegava il motivo per cui Tommy Ramone, scomparso ieri, lasciò i Ramones nel 1978. Troppo diverso il suo stile di vita rispetto agli altri “fratelli”.
Tuttavia, il ruolo di Tommy è stato fondamentale. Non solo perché fu tra i fondatori della band (Tommy, alias Erdélyi Tamás, era nato a Budapest ma era cresciuto a Queens, New York, assieme a Johnny, Dee Dee e Joey), ma anche perché contribuì a definire il sound di una delle band fondamentali della storia del rock tutto. Nel periodo 1974-1978, quando cioè smise i panni di manager per mettersi a suonare la batteria al posto di Joey (che si dedicò all’attività di vocalist), fu anche autore e produttore. Nel primo disco, l’omonimo LP del 1976, scrisse in gran parte Blitzkrieg Bop e firmò da solo I wanna be your boyfriend. In più, co-produsse (con Tony Bongiovi) anche Leave home (1977) e Rocket to Russia (1977).
La sua uscita dalla formazione, nel 1978 (fu sostituito da Marky Ramone), segnò di fatto la fine della fase classica della band che, dopo la transizione di Road to ruin (1978, co-prodotto sempre da Tommy con Ed Stasium), li portò al sound più “commerciale” e raffinato di End of the century (realizzato nel 1980 con Phil Spector). Nel periodo di maggior stanca della band, Tommy tornò a rivitalizzare il sound di Johnny & co. producendo Too tough to die (1984), di cui scrisse con Dee Dee e Johnny Mama’s boy: fu l’ultima collaborazione ufficiale con i suoi “fratelli”.
Negli anni, Tommy si dedicò anche ad altri progetti (produsse anche i Replacements di Tim, uno dei loro album migliori, e mise insieme il duo bluegrass-folk Uncle Monk con la compagna Claudia Tienan), ma il suo nome rimane indissolubilmente legato alla stagione d’oro del punk newyorkese.
Ieri, un tumore (la stessa malattia che ha condannato, nel 2001 e nel 2004, Joey e Johnny) se l’è portato via: con la scomparsa di Tommy, se ne va la lineup originaria dei Ramones e, insieme, uno degli ultimi fondatori del punk. Di seguito, cinque brani che raccontano l’apporto di Tommy nei Ramones.
Blitzkrieg bop (da Ramones)
Now I wanna sniff some glue (da Ramones)
I wanna be your boyfriend (da Ramones)
Swallow my pride (da Leave home)
Carbona not glue (da Leave home)
I don’t care (da Rocket to Russia)
Sheena is a punk rocker (da Rocket to Russia)
Teenage lobotomy (da Rocket to Russia)
I wanna be sedated (da Road to ruin)
Mama’s boy (da Too tough to die)