Buone notizie dal mondo dello spettacolo italiano. Dopo due anni di crisi, il 2013 si è concluso con delle cifre decisamente positive. Lo rivela la Siae nel suo Annuario, presentato dal direttore generale, Gaetano Blandini, che fotografa i consumi di cinema, teatro, musica, sport e ballo nel nostro paese.
Le cifre parlano chiaro: nel 2013, gli italiani hanno speso 2 miliardi e 242 milioni di euro per spettacoli vari, +1,17% rispetto all’anno precedente. La parte da leone la fa ovviamente il cinema: 643 milioni fatti registrare dalle sale cinematografiche. Il che significa +5,59% di ingressi e +0,98% di spesa al botteghino. Il re del box office rimane Checco Zalone con il suo Sole a catinelle, che ha incassato la cifra record di 51.763.459 euro.
Più in difficoltà il teatro, ancora in negativo malgrado gli exploit di Aldo, Giovanni e Giacomo con Ammutta muddica e le 13 repliche dell’Aida di Verdi all’Arena di Verona (primo posto tra i teatri lirici). Male anche gli spettacolo viaggianti, in primis i parchi divertimento: il volume d’affari complessivo ha conosciuto un decremento del 10%. Bene, invece, la musica dal vivo: la spesa al botteghino fa registrare un +24,51% rispetto al 2012, grazie alla crescita dei concerti di musica leggera (+32,17%). Il concerto con l’incasso maggiore è stato quello di Bruce Springsteen allo stadio San Siro di Milano, ma bene anche Roger Waters, Robin Williams, Muse, Bon Jovi, Depeche Mode e Vasco Rossi, decimo con il live a Bologna.
La Siae ha fornito anche i dati regione per regione: la più spendacciona è risultata la Lombardia, con 487 milioni di euro versati a botteghini. È un dato importante, soprattutto se paragonato alla spesa complessiva di Sud e isole, che si attesta complessivamente sui 368 milioni di euro.