Mancava proprio l’ultimo tassello per completare il puzzle. Quel tassello oggi c’è, e ha il volto della giovane attrice Dakota Fanning: sarà lei, infatti, ad interpretare la figlia dello Svedese nella trasposizione cinematografica di Pastorale americana, dal romanzo cult di Philip Roth. Proprio ieri vi avevamo anticipato che nei panni della moglie del protagonista ci sarà Jennifer Connelly, mentre in quelli dello Svedese l’attore Ewan McGregor. La regia del film, le cui riprese inizieranno a marzo 2015, sarà invece di Phillip Noyce.
Protagonista del libro è tale Seymour Levov, detto appunto lo Svedese, poiché alto, biondo e bello come un dio scandinavo. Eppure, dopo un primo momento in cui l’ottimismo pare dominare, dove la vita dello Svedese sembra perfetta, con una bella famiglia, un buon lavoro e una bella casa, ecco che la guerra in Vietnam cambia tutto. Ma non solo: dopo essersi legata a un gruppo di estrema sinistra, proprio la figlia dello Svedese è protagonista di un atto terroristico, che la costringe successivamente alla fuga. L’esistenza dell’uomo va in mille pezzi e così sarà fino alla fine del romanzo. Nell’opera compare anche Nathan Zuckerman, una sorta di alter-ego dell’autore, che per anni ha ammirato da lontano le gesta dello Svedese, legandosi in amicizia a Jerry Levov, fratello di quest’ultimo.