Da quando esistono i social network, capita di frequente che mitomani si spaccino per i loro artisti preferiti, creando profili o pagine fasulle. L’ultimo in ordine di tempo ad essere rimasto vittima di questo meccanismo è Andrea Camilleri che, in queste ore, ha fatto sapere di aver presentato una denuncia alla Polizia Postale nei confronti del gestore della pagina “Andrea Camilleri” su Facebook, che conta ben 85mila “mi piace”.
«Non ho un profilo, non ho un sito e non sono in internet. Qualcuno ha un profilo a mio nome e si spaccia per me, da almeno otto mesi», ha spiegato il papà di Montalbano, il cui unico riferimento online autorizzato è Vigata.org. «Esiste da anni, è organizzato da terze persone, so chi sono e si tratta di persone serie», ha affermato lo scrittore. Su Facebook, invece, i profili e le pagine che trovate sono tutte non autorizzate. «È un fenomeno curioso, singolare, non sai come difenderti, poi capita di dire alle persone che quel profilo non è il mio, ma non ti credono», ha commentato Camilleri.
La denuncia è partita, ma occorre «ottenere la liberatoria dagli Stati Uniti per agire», spiega. Di recente, hanno riscontrato problemi analoghi sui social network Fabio Fazio, Michele Serra e persino Papa Francesco, le cui identità sono state “rubate” da anonimi gestori di pagine e profili spacciati per ufficiali e in realtà non autorizzati.
Ecco uno screenshot della pagina incriminata di Camilleri (cliccate sull’immagine per aprirla):