Bowie di Wendy Leigh è più di una semplice biografia sul Duca Bianco. È un’opera che accende i riflettori su un aspetto molto particolare della vita privata del musicista, quello relativo alla sfera sessuale. Che Bowie sia stato un avventuriero sessuale è cosa nota, celebri sono le sue innumerevoli relazioni: tuttavia, la domanda a cui la biografia tenta di rispondere è se egli sia stato solo questo o un vero e proprio sesso-dipendente.
Grazie a dirette testimonianze di amici e colleghi di Bowie, la Leigh ha ricostruito tutte le sue esperienze sessuali. Tra le tante, ricordiamo la relazione dell’artista con Elizabeth Taylor, la quale, nel ’77, gli presentò Loretta Young, che da tempo insisteva per incontrarlo. Si dice che la Young si preparò con molta cura per l’appuntamento (addirittura ricorrendo a dei piccoli ritocchi di chirurgia estetica, poiché al tempo lei aveva più di sessant’anni e Bowie appena trenta) e che al momento fatale il Duca la rifiutò. La Young allora disse «Mi sono messa in un sacco di guai pur di incontrarti questa sera» e Bowie, con molta cortesia, le risposte: «Non avresti dovuto, mia cara. A me piacciano solo le donne di colore e gli uomini asiatici» (e noi gli crediamo, visto che poi nel ’92 ha pure sposato Iman, modella somala).
Tornando alla biografia, pare che Bowie gestisse in maniera particolare anche il rapporto sessuale con la prima moglie, Angie («erano famosi per tessere una rete sessuale attorno a chiunque stimolasse la loro fantasia»), e che note furono le orge che organizzarono nella loro casa londinese, dove «chiunque scopava con chiunque». Sembra, inoltre, che la successiva dipendenza dalla cocaina di Bowie amplificò i suoi appetiti sessuali, tanto che il musicista si lanciò in numerose relazioni, sia con uomini che con donne (pare che il futuro chitarrista Slash avesse solo 8 anni quando scoprì la madre, Ola Hudson, “impegnata” con Bowie).
Così, la biografia restituisce nero su bianco il ritratto di un uomo tormentato e schiavo del sesso, narcisista e con il costante bisogno di essere adorato anche a letto. Da questa ossessione Bowie si liberò solo all’inizio degli anni Novanta, in seguito all’incontro con l’attuale moglie. Eccovi la copertina del libro, uscito lo scorso 23 settembre.