Mark Kozelek sfida i War on Drugs: «Suoniamo assieme»

Mark Kozelek si è scusato con i War on Drugs. Anzi no. Come ricorderete, qualche settimana fa, durante un concerto all’Ottawa Folk Festival, il songwriter americano si era lamentato della musica proveniente da un palco vicino a quello su cui stava suonando. «Chi cazzo è?», aveva chiesto al pubblico. Si trattava dei War on Drugs e, saputolo, Kozelek aveva definito il loro sound «merda chitarristica da spot della birra». Al momento di eseguire un nuovo brano, l’aveva presentato così: «La prossima canzone si intitola “I War on Drugs possono succhiarmi il cazzo”».

La band di Adam Granduciel, il giorno dopo, aveva chiesto conferma su Twitter delle dichiarazioni di Kozelek ed aveva evitato ogni polemica, scrivendo di essere “sconvolta” delle parole del songwriter. Qualche giorno dopo, Kozelek, tramite il sito ufficiale dei Sun Kil Moon, il suo progetto, si era rivolto direttamente ai War On Drugs: «Non vi avevo mai sentito prima. Spero di sentirvi una volta quando la vostra musica non sta sommergendo la mia. La programmazione del festival non era colpa vostra – l’ho capito».

Parole che potevano far pensare a delle scuse, magari implicite, ma a delle scuse. E invece no. In queste ore, tramite un post sempre sul sito dei Sun Kil Moon, Kozelek fa sapere che non ha mai avuto intenzione di scusarsi con i War on Drugs e, soprattutto, li ha sfidati a suonare insieme a lui.

«A Pitchfork, Stereogum, a tutti quelli che stanno leggendo: non mi sono scusato con i War on Drugs. Ho semplicemente dato loro una spiegazione degli eventi che hanno portato ai miei commenti. Non ho intenzione di scusarmi per uno scambio di battute su un palco», esordisce chiaro nel messaggio Kozelek.

«C’è una epidemia di gente che si sente offesa dalle cose come per hobby», prosegue il songwriter, che più avanti si rivolge direttamente ai War on Drugs: «Ho ascoltato la vostra musica su Pitchfork, e avevo ragione. Suonate come Don Henley che incontra John Cougar [Mellencamp, n.d.r.] che incontra i Dire Straits che incontrano il Bruce Springsteen di Born to run. Non è una critica, ma un’osservazione».

Poi, la sfida: «Sfido i War on Drugs a lasciarmi salire sul palco con loro per suonare una canzone divertente che ho scritto, War on Drugs suck my cock/Sun Kil Moon: go fuck yourself». La tenzone, secondo Kozelek, dovrebbe avvenire il 6 ottobre sul palco del Fillmore, storica location per concerti di Los Angeles. «Non ho Twitter o Facebook (faccio dischi io) – conclude – perciò se siete interessati a farvi due risate con me sul palco, contattate il mio agente Robert Vickers».

Per ora, i War on Drugs non hanno risposto. Kozelek non è nuovo ad episodi del genere: lo scorso 5 dicembre, sempre durante un live, il musicista aveva apostrofato il pubblico (evidentemente troppo rumoroso) definendolo un gruppo di «fottuti hillbillies» e invitandolo «chiudere il becco». Della “gag”, Kozelek ci ha fatto anche una maglietta.

Qui sotto, una performance live di Richard Ramirez died today of natural causes, uno dei brani tratti dallo splendido Benji, l’ultimo disco di Kozelek come Sun Kil Moon:

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