Antonio Fusco – Ogni giorno ha il suo male

C’è una frase precisa, nel libro di Antonio Fusco, che spiega alla perfezione lo stato in cui vivono i personaggi di Ogni giorno ha il suo male: «Ognuno vive immerso nel proprio microcosmo. Impegnato su importanti progetti, con tante cose urgenti da fare. Mentre la vita scorre via senza che ce ne accorgiamo». Ecco, la tranquilla provincia di Valdenza va avanti con le sue abitudini come tutti i giorni, fino a quando l’omicidio di una donna non sconvolge la quotidianità, gettando cose e persone nel baratro dell’incertezza.

Il commissario Casabona è il vero protagonista di questa vicenda, colui che deve far luce sui fatti e non solo, perché è persona schiva, decisa, ma dotato di grande umanità; anni di mestiere alle spalle e una storia familiare con cui fare i conti, anche mentre il gioco di morte prosegue, raddoppia, e con esso si moltiplicano i dubbi, i punti interrogativi. Il serial killer di Valdenza si diverte a cambiare la scena del crimine, riscrive le regole, lancia una sfida al commissario, e tutto ruota attorno al movente. Per venire a capo della vicenda Casabona avrà bisogno di due cose: un’affascinante collega, (Cristina Belisario) che lo stimolerà e piomberà nella sua vita come una potente novità, e una profonda riflessione sull’essere umano, sul rapporto causa-effetto, e sul male. Chiaro, Fusco non poteva fallire sulla costruzione della storia, sulla proposizione di un’indagine che sa di vero, sul ritmo incalzante a cui sottopone personaggi e lettori. Giocano a suo favore gli anni di esperienza come Funzionario nella Polizia di Stato e Criminologo forense. Però, mentre ci parla di morti e indagini, è bravo a non dimenticare mai il lato umano, la sottile linea dei sentimenti, quella in cui si muove Casabona.

Questo è un noir che non si esaurisce con il gioco della morte, perché la storia manipola un microcosmo e scoperchia, di colpo e senza preavviso, il calderone dell’esistenza che scorre tranquilla. Arriva un momento in cui la parola chiave è “precarietà”. Quando Casabona perde le certezze ed inizia ad interrogarsi sul movente, capisce che la mente umana è come un pozzo di cui non si vede il fondo, ed in quel fondo crudeltà e orrore sono elementi presenti quanto amore, gioia, serenità. Ogni giorno ha il suo male è anche un libro sul tempo che passa, e che passando non lascia mai le cose come sono state, come i rapporti tra padri e figli, come gli innamoramenti. Forse è per questo che mentre ci si abitua al male di ogni giorno, si cerca di assaporare e catturare tutti i momenti di cui è fatta la vita, soprattutto quando non si è più giovani, e si capisce che quei momenti hanno un loro inizio ed una loro fine. Forse è per questo che Casabona cerca disperatamente di mettere ordine nella serie di omicidi, perché in fondo è come mettere ordine nella sua vita, tra quei momenti che ha paura di perdere e quelle novità che sconvolgono sempre un po’ di più, quando si è giovani sempre un po’ di meno.

ISBN
9788809791947
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.