La settimana scorsa, Neil Young ha gelato i fan che speravano in una reunion con David Crosby, Stephen Stills e Graham Nash. «I CSNY non suoneranno insieme mai più», aveva detto Young. Gli aveva fatto eco Crobsy, che, in un dialogo con i fan su Twitter, aveva rivelato che l’amico e collega «è molto arrabbiato con me».
Ora tocca di nuovo a Young. In un’intervista con Howard Stern sull’emittente radio SiriusXM, il songwriter canadese ha confermato che la reunion «non accadrà mai, neppure in un milione di anni». Young non ha voluto però spiegare quali siano i motivi dell’attrito recente con Crosby: sembra tuttavia che c’entri qualcosa un commento del musicista sulla nuova relazione di Young con Daryl Hannah, definita proprio da Crosby una «velenosa predatrice». Ad ogni modo, pare che il rapporto tra i due non sia più riparabile. All’ex (?) amico, comunque, Young ha augurato «il meglio per la sua vita».
Più avanti, il musicista ha aggiunto, sempre riferendosi ai CSNY: «Abbiamo suonato assieme per un sacco di tempo. Abbiamo fatto tante cose grandiose. Perché dovremmo tornare a suonare assieme e celebrare quanto siamo stati grandi? Che differenza fa? Non è per il pubblico, e neppure per il denaro».
Nell’intervista, Young ha parlato di un altro avvenimento cruciale della sua straordinaria carriera, la performance di Woodstock nel 1969. La domanda è perché abbia rifiutato di apparire nel film concerto dell’evento. «Non mi piacevano le fottute videocamere, non dovevano essere sul palco”, ha spiegato il songwriter. «Sono videocamere: “Ciao! Usa il tuo zoom, testa di cazzo!”». Ovviamente, Young non è pentito della scelta: «Non importa, ero lì, ho visto tutto. Chi se ne frega? Non potrebbe importarmi di meno».
Young, insomma, è proiettato come sempre sul futuro: il musicista pubblicherà a breve il suo nuovo album, Storytone, in una doppia versione, da solo e con un’orchestra di 92 elementi. In più, proprio ieri è uscita la nuova autobiografia, Special deluxe.
Ecco il video della versione orchestrale di Who’s gonna stand up, uno dei brani di Storytone: