Sembrerebbe il titolo di una nota canzone dei Beatles (o dell’omonima pellicola di Susanne Bier). Invece, Love is all you need è un libro. Che con i Beatles ha a che fare, ma in modo del tutto particolare. Per prima cosa, si tratta di un testo di Federico Rampini, ex vicedirettore del Sole 24 Ore, inviato per la Repubblica, prima a Parigi, Bruxelles, San Francisco e Pechino, poi a New York.
Poi, cosa c’entrano i Beatles nel suo libro? I quattro di Liverpool non solo hanno segnato con la loro musica un’intera generazione (e anche quelle successive), ma hanno pure intuito in anticipo i drammi dell’economia del loro tempo. Attraverso i testi delle loro canzoni, Rampini compie un vero e proprio viaggio nella crisi economica della nostra società: com’eravamo, perché siamo arrivati al punto attuale e come possiamo immaginarci un futuro migliore.
Vi segnaliamo anche un altro testo di Rampini, uscito lo scorso settembre e a sua volta molto attuale: Rete padrona. Amazon, Apple, Google & co. Il volto oscuro della rivoluzione digitale (Feltrinelli): Rampini ha vissuto nella Silicon Valley agli inizi new economy e ha sempre seguito con attenzione i temi del digitale e della rete. Ma quello che una volta sembrava contenere in sé i semi di una nuova economia e di una nuova società, più aperta e informata, oggi si presenta ai suoi occhi in modo molto diverso: perché, ormai, siamo tutti connessi e la nostra attenzione è diventata sempre più superficiale, la nostra vita sempre più multitasking. I giganti del web sembrano non porsi limiti nella loro corsa alla supremazia: ma possiamo permettere che tutto sia nelle mani di pochissimi? Che le nostre vite intime, professionali, politiche siano affidate alle grandi aziende digitali?