Appuntamento l’11 novembre in libreria con il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio dedicato al suo Guido Guerrieri, La regola dell’equilibro (Einaudi).
Ritroviamo il personaggio chiuso in se stesso, dopo una vicenda personale che lo ha costretto a una riflessione importante sulla sua vita. A smuovere la situazione è un cliente, un giudice, ex compagno di studi di Guerrieri, persona brillante, all’apice della carriera: si rivolge a Guerrieri per essere difeso da un’accusa di corruzione, gravissima per un magistrato. Per il protagonista l’inchiesta sarà molto dura: scisso tra coscienza e fedeltà alle regole, Guerrieri perde la sua lucidità. Ad aiutarlo nella drammatica situazione è il poliziotto Carmelo Tancredi (protagonista della graphic novel Cacciatori nelle tenebre) e un’investigatrice.
Prima di divenire scrittore a tempo pieno, Carofiglio è stato magistrato: inizia come pretore a Prato, poi come pm a Foggia, infine come Sostituto Procuratore alla Direzione Distrettuale Antimafia a Bari. Il 22 febbraio 2008 viene annunciata la sua candidatura al Senato per il PD e, con le elezioni di aprile, viene eletto. Dopo la fine della sua attività parlamentare, viene richiamato in servizio al Tribunale di Benevento ma non si presenta, decadendo così dall’impiego. Il suo esordio in narrativa avviene per Sellerio con Testimone inconsapevole, a cui segue Ad occhi chiusi, che viene eletto, da una giuria di librai e giornalisti in Germania, il miglior noir internazionale dell’anno. Un altro romanzo, Il passato è una terra straniera, diventa un film diretto da Daniele Vicari, con protagonisti Elio Germano, Michele Riondino, Chiara Caselli e Valentina Lodovini. Oltre a romanzi, Carofiglio ha pubblicato anche saggi, racconti e prefazioni (come per l’edizione BUR del 2009 dei Canti di Natale di Dickens).