Qualche tempo fa James Ellroy si è autodefinito il miglior autore crime al mondo. E, aveva aggiunto, se proprio si doveva assegnare un secondo posto, quello spettava di diritto a Jo Nesbø, che gli stava alle calcagna pronto a conquistare la medaglia d’oro. In effetti, Nesbø è uno che ha fatto parecchio parlare di sé negli ultimi anni, soprattutto per la serie di libri con protagonista Harry Hole: qualche tempo fa è uscito pure Il pipistrello che, cronologicamente parlando, sarebbe il primo libro della saga (prima uscita nel ’97), ma che in Italia è giunto con parecchi anni di ritardo.
Ora Nesbø tornerà in libreria, esattamente domani, con Il confessore, che non appartiene alla saga di Hole (così come un altro ottimo libro dello scrittore norvegese, Il cacciatore di teste), ma che ha come protagonista tale Sonny Lofthus. Un giorno il ragazzo torna a casa e trova il padre morto suicida: da quel momento la sua vita cambia radicalmente, inizia a drogarsi e a nemmeno trent’anni si ritrova in prigione per duplice omicidio. Eppure qualcosa in lui attira le simpatie e le confidenze delle persone, tanto che gli altri detenuti gli raccontano i loro piccoli e grandi segreti. Poi uno di loro gli confessa che il padre non si è suicidato, ma è stato ucciso. Sonny trova improvvisamente un motivo per uscire dal carcere: individuare i colpevoli e punirli.
Non è tutto: tempo fa si era anche parlato di una trasposizione cinematografica del Confessore. Interessatissimo al progetto era l’attore Channing Tatum il quale, già all’inizio dell’anno, aveva incontrato Nesbø per parlare di un eventuale adattamento. Per ora non ci sono notizie ufficiali a riguardo, ma a noi sembra che la trama offra effettivamente un ottimo materiale di base per un film. Comunque, noi possiamo anticiparci con la lettura del romanzo.