La ricordate la notizia su Mickey Rourke e sul suo ritorno sul ring? Ecco, l’incontro si è tenuto lo scorso 28 novembre e l’attore lo avrebbe vinto.
Perché diciamo “avrebbe”? Perché intorno alla vittoria sono nate delle polemiche, di chi sostiene che il match sia stato truccato. A dichiararlo pubblicamente è stato il Mail on Sunday, il quale avrebbe rivelato che il 29enne avversario di Rourke, Elliot Seymour, è un ex pugile, ora senzatetto e ridotto a vivere in un parco di Pasadena. Rourke si è preparato all’incontro anche grazie a una dieta ferrea, che gli ha fatto perdere la bellezza di 35 chili: tuttavia, che l’attore sessantenne sia riuscito a battere uno con la metà dei suoi anni in soli due round ha insospettito parecchi. Ma non è finita qua.
ll Mail on Sunday, infatti, ha contattato una persona molto vicina alla famiglia del senzatetto, che alla fine avrebbe ammesso che Seymour è stato pagato per perdere l’incontro. «Il match era sicuramente truccato. Ci sono diverse persone alla Wild Card Gym [la palestra frequentata anche da Rourke, NdR] che conoscono la situazione terribile in cui versa Elliot e sanno che lui vive ormai in strada. Queste stesse persone hanno deciso di metterlo sul ring contro Mickey Rourke. Tutti questi titoli in prima pagina che raccontano come Mickey Rourke abbia battuto un pugile che ha la metà dei suoi anni. Sì, l’ha fatto, ma bisogna dire l’intera storia e rivelare che lo sfidante è un senzatetto ed è disperato. Inoltre probabilmente ritornerà a vivere in strada quando tornerà dalla Russia» ha rivelato la fonte anonima.
Fin da adolescente, e ben prima di intraprendere la strada del cinema, Rourke frequentava la palestra per pugili della Quinta Strada di Miami. Il suo talento nello sport era notevole ma, in seguito a delle serie ferite riportare durante gli scontri, decise di smettere. Una scelta durissima, che lo avvicinerà però alla recitazione: la sorella gli prestò dei soldi e con quelli Mickey si trasferì a New York, entrando poi al prestigioso Lee Strasberg Theatre and Film Institute. Gli anni Ottanta furono la sua epoca d’oro: Rusty il selvaggio, 9 settimane e 1/2, L’anno del dragone, Angel heart, solo per citare alcuni dei lungometraggi a cui partecipò.
Verso gli anni Novanta cominciò per il divo un periodo di declino, dovuto all’abuso di droghe e alle cattive frequentazioni. Rourke torna così a boxare: ogni sua entrata sul ring era anticipata da Sweet Child O’Mine dei Guns N’ Roses e, proprio per l’amicizia che lo legava ad Axl Rose, al film The wrestler venne concessa la licenza gratuita per l’utilizzo del pezzo. E fu proprio quest’ultima pellicola a sancire il ritorno in grande stile dell’attore sul grande schermo. Adesso ancora il ring e le ombre sulla vittoria.