Ethan e Joel Coen – Il grande Lebowski

Jeffrey “Il Drugo” Lebowski è di ritorno dal supermercato dove ha appena comprato un cartone di latte, pagandolo con un assegno. Giunto a casa lo attende una sgradevole sorpresa: due brutti ceffi lo aggrediscono, cacciandogli la testa dentro il water e intimandogli di saldare il debito che sua moglie Bunny ha contratto con un certo Jackie Treehorn. Peccato che il Drugo non sia sposato: gli scagnozzi si guardano perplessi e, prima di andarsene, uno di loro urina su un tappeto. Quel tappeto, esattamente quel tappeto, «dava un tono all’ambiente», e per questo il Drugo vuole essere risarcito. Da chi? Ma dal reale marito di Bunny, il miliardario Jeffrey Lebowski, suo omonimo e vero bersaglio dei due killer. Spalleggiato dall’amico Walter, il Drugo si reca nella villa del magnate, il quale si dimostra assolutamente contrario ad accogliere la richiesta di risarcimento. Poco tempo dopo, Bunny viene rapita e il marito pensa che dietro al fatto possano esserci gli stessi tizi che hanno urinato sul tappeto del Drugo; così lo convoca e, promettendogli una lauta ricompensa, lo incarica di consegnare ai rapitori il riscatto pattuito.

Nell’immaginario collettivo il Drugo è ormai una leggenda: il verbo che lo identifica nel film è “sopportare”, in inglese “to abide”, poichè Jeffrey aspetta sempre che le cose vadano per il verso giusto e, nel frattempo, si mantiene in forma con innumerevoli White Russian e un «regime di droghe piuttosto rigido» per assicurarsi «una mente flessibile». Altro personaggio degno di menzione è senza dubbito l’amico Walter, reduce del Vietnam, il quale possiede un codice etico ferreo fino all’esagerazione, tanto da puntare una pistola contro un avversario al bowling per una questione di punti e penalità. Per la verità, l’elemento militare è uno dei tratti distintivi della pellicola, a partire dal linguaggio utilizzato e dai numerosi riferimenti alle guerre del Vietnam e del Golfo.

Il grande Lebowski è senza dubbio uno dei lavori più riusciti dei fratelli Coen: tutti i caratteri possiedono dei tratti pittoreschi che li rendono unici e memorabili, dal pederasta Jesus Quintana a Brandt (interpretato dallo scomparso Philip Seymour Hoffman), viscido lacchè del miliardario, dalla moglie trofeo Bunny all’eccentrica artista Maude. In questa terrible mess di strampalati personaggi, solo il Drugo riesce in qualche modo a emergere: sì, perché la sua vita è un gran casino e un altro al suo posto avrebbe già avuto un esaurimento nervoso. Ma per il nostro, nonostante il continuo susseguirsi di equivoci, sfortune e disastri, «una volta sei tu che mangi l’orso, una volta è l’orso che mangia te».

(Vi ricordiamo che Il grande Lebowski tornerà nei cinema italiani il 15, 16 e 17 dicembre 2014, in versione digitale rimasterizzata. Qui la nostra news a riguardo).

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