Sarà il regista francese Bertrand Tavernier ad essere insignito del Leone d’oro alla carriera in occasione della prossima Mostra del Cinema di Venezia, che si terrà dal 2 al 12 settembre 2015.
Ad annunciarlo è stato il direttore del Festival Alberto Barbera, a seguito di una proposta da lui stesso avanzata al Cda preieduto da Paolo Baratta: «Tavernier è un autore completo, istintivamente anticonformista, coraggiosamente eclettico – ha scritto Barbera. L’insieme dei suoi film costituisce un corpus in parte anomalo nel panorama del cinema francese degli ultimi quarant’anni. Non riconducibile alle istanze più radicali della Nouvelle Vague, nonostante le iniziali e assidue frequentazioni critiche di alcuni fra i suoi esponenti, né riduttivamente assimilabile alla Tradizione della Qualità, di cui peraltro ha mantenuto alcuni tratti distintivi sapientemente innovati: l’attenzione per la solidità narrativa, la cura nella costruzione dei personaggi, l’attitudine all’introspezione psicologica, la presenza costante di un substrato letterario. In Tavernier, l’importanza attribuita alla dimensione artigianale del mestiere si compenetra di altre due componenti: l’amore per il cinema classico americano, del quale ha assimilato la capacità di fare spettacolo senza rinunciare a una dimensione espressiva, e l’innata passione per i temi politici e sociali, che conferiscono al suo cinema caratteristiche personalissime e originali.»
Tavernier, definito da Barbera «figura centrale della scena cinematografica francese», ha partecipato due volte in Concorso al Festival di Venezia (nel 1986 con Round Midnight – A mezzanotte circa e nel 1992 con Legge 627) ha vinto l’Orso d’oro nel 1995 per L’esca e nel 1984 ha ottenuto il Premio per la miglior regia al Festival di Cannes per Una domenica in campagna.
Sotto il trailer della sua ultima opera, Quai d’Orsay, del 2013.