Pif torna dietro la macchina da presa per girare il suo secondo lungometraggio, In guerra per amore. Dopo l’esordio alla regia di La mafia uccide solo d’estate, Pierfrancesco Diliberto (questo il suo vero nome) torna in Sicilia – sua terra d’origine – a parlare nuovamente di mafia, in una sorta di prequel del suo primo film.
Non solo: Pif ha annunciato che i suoi protagonisti si chiameranno ancora Arturo e Flora, e che il suo obbiettivo è quello di raccontare l’impatto dello sbarco alleato sull’isola e di come, con il tempo, la mafia sia riuscita a mettere radici in Sicilia. La storia sarà incentrata su due giovani che vogliono sposarsi ma non possono, poiché il padre di Flora, ristoratore a New York, l’ha promessa in sposa a un mafioso siciliano: il protagonista, per impedire l’unione, si arruola nell’esercito e torna in Sicilia, che aveva lasciato per cercare fortuna in America.
Pif ha anche ammesso che, dopo questo progetto, passerà ad altri argomenti e altri luoghi: in In guerra per amore torneranno alcuni attori di La mafia uccide solo d’estate, ma non Cristiana Capotondi che, però, Pif ha detto di voler coinvolgere in un altro suo progetto.
Le riprese di In guerra per amore dureranno otto settimane e avranno luogo, appunto, in Sicilia, nelle zone di Gela («in location che stiamo definendo, ma una cosa è certa, non pagheremo pizzo a nessuno» ha precisato il regista all’ANSA). Come per La mafia uccide solo d’estate, a firmare la sceneggiatura saranno Pif, Michele Astori e Marco Martani.