Robert De Niro è stato accusato di plagio da una filmmaker italiana, Stefania Grassi. Il realtà si tratta di un fatto “vecchio”, che risale a circa un anno fa, ma in questi giorni sono scesi in campo gli avvocati dell’attore per cui si è tornati a parlare dell’accaduto. La Grassi aveva tentato di inviare a De Niro una sua sceneggiatura, L’uomo in frac: dopo aver confidato nell’aiuto di tale Danilo Mezzetti (che si era definito agente italiano di De Diro, cosa categoricamente smentita dagli avvocati dell’attore, tanto che Mezzetti non aveva, alla fine, consegnato proprio nulla), una copia della sceneggiatura era stata spedita proprio ai legali di De Niro, che avevano contattato la Grassi affermando, in parole povere, che l’attore non era interessato al progetto.
La cosa non è finita qui: nel trailer del cortometraggio Ellis (scritto da Eric Roth), la Grassi ha notato delle somiglianze impressionanti con il suo lavoro. A quel punto, l’autrice ha montato su Youtube un video in cui confrontava il suo lavoro con quello di Roth, con lo scopo di provare il plagio di cui è stata vittima (la cosa fa un po’ riflettere, in quanto Roth è stato anche l’autore de Il curioso caso di Banjamin Button e anche allora venne accusato di plagio da un’italiana, Adriana Pichini).
I legali di De Niro hanno categoricamente smentito l’ipotesi che De Niro abbia plagiato l’opera della Grassi: «L’idea che il due volte premio Oscar Robert De Niro abbia passato al premio Oscar Eric Roth una sceneggiatura di una sconosciuta autrice italiana perché il signor Roth la usasse per scrivere il corto di 14 minuti Ellis, su Ellis Island e l’esperienza dei primi emigrati, non è solo ridicola, è diffamatoria» sono state le loro parole. Di seguito vi proponiamo il montaggio realizzato dalla Grassi: secondo voi, il plagio c’è stato?
Robert De Niro accusato di plagio
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