È un gennaio senza pietà, che si porta via i pezzi migliori. Dopo David Bowie ed Alan Rickman, ci lascia anche Franco Citti, il celebre protagonista di Accattone di Pier Paolo Pasolini. Citti, 80 anni, era malato da tempo: la notizia della sua scomparsa l’ha data Ninetto Davoli.
Scoperto da Pasolini che lo volle protagonista di Accattone nel 1961, Citti da allora diventò un volto simbolo del suo cinema, recitando anche in Mamma Roma, Porcile e il Decameron. Nella sua lunga carriera, Citti, nato in borgata, è stato diretto anche dal fratello Sergio, ha partecipato anche al primo e terzo episodio de Il padrino di Francis Ford Coppola, e ha recitato in teatro con il grande Carmelo Bene.
Citti si è spento nella sua casa di Fiumicino. In un libro-autobiografia scritto nel 1992 con Claudio Valentini, Vita di un ragazzo di vita, Citti definiva Fiumicino “brutto e bello”, “dove ci sono quei cani tutti rognosi che quando passi ti mozzicano pure le gomme della macchina” e (a Fiumara Grande) “dove per poter fare il bagno devi scansare otto-nove milioni di preservativi”. Nel libro, Citti racconta anche di Pier Paolo Pasolini: “L’incontro con noi, me, mio fratello, i nostri amici, per lui interessato al nostro modo di vivere, è stato un incontro fortunato, per lui e per noi. Non sapevo che quell’uomo timido ed educato mi avrebbe e ci avrebbe, a me e a mio fratello, cambiato l’esistenza”.
“La scomparsa di Franco Citti è un grave lutto per il cinema italiano”, commenta il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che esprime il suo cordoglio e sottolinea: “Attore di straordinaria intensità, legato a Pier Paolo Pasolini fin dall’esordio alla regia in Accattone, ha segnato una stagione importante della nostra cinematografia. Nel ruolo di Vittorio, così come negli altri film diretti da Pasolini, ha portato quella poesia di strada che rimarrà per sempre uno dei tratti distintivi del nostro cinema”.
Morto Franco Citti, protagonista di "Accattone" di Pasolini
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