Potremmo definire Fare pochissimo, primo romanzo di Paolo Onori (nome che è però uno pseudonimo) edito Marcos Y Marcos, come una sorta di libro del senso/nonsenso. A tratti commedia, a tratti un noir, ma sempre con al centro il mondo del giornalismo, quello 2.0 di oggi, e gli pseudonimi appunto.
Il protagonista di Fare pochissimo è Marco Pietramellara, giornalista di Emilia Today, testata locale di Bologna, che ama firmare le sue rubriche con vari nomi fittizi. Marco è immerso nella quotidianità fatta di “pezzi” di letteratura con cui occorre sporcarsi le mani: blog, diari, romanzi, racconti, e poi iniziative di carattere culturale e alcune notizie che sembrano proprio fake news, come la beatificazione di Stalin.
Insomma il libro di Paolo Onori è un miscuglio esistenziale, una sorta di mappatura strana della realtà e insieme della professione giornalistica. Il protagonista vive la realtà esteriore fatta di bar, stazioni, obitori, insegnanti, e la realtà interiore che sembra fatta di malinconia e rimproveri. Sembra un flusso di coscienza questo libro, e forse lo è, tra ironia, divagazione e giochi semantici che portano il lettore a muoversi tra tempi e luoghi precisi che si alternano a paradossi esistenziali.
Fare pochissimo è un libro, insomma, che o si legge alla svelta o si fa fatica a finire. Una storia fatta di tante maschere e tante storie.
Paolo Onori
Casa editrice
Marcos y Marcos
Anno
2018
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
222
ISBN
9788871688053