Il genocidio in Ruanda è stato uno degli eventi più sanguinosi del XX secolo: dalla metà del 1994, per ben 100 giorni, vennero massacrate 1.000.000 di persone di etnia Tutsa da parte degli Hutu. Il genocidio in Ruanda viene ufficialmente riconosciuto il 2 settembre 1998, quando il Tribunale penale Internazionale per il Ruanda delle Nazioni Unite riconosce colpevole di genocidio Jean-Paul Akajesu, sindaco di una piccola cittadina ruandese. Di seguito troverete alcuni libri che vogliamo consigliarvi se siete interessati all’argomento.
CINQUE LIBRI SUL GENOCIDIO IN RUANDA
Anche la letteratura si è occupata del genocidio in Ruanda, soprattutto negli ultimi anni. Oltre a saggi storici, sociologici e culturali, ci sono molti romanzi che hanno trattato il tema in maniera diversa. Noi vi proponiamo cinque libri per non dimenticare:
Dall’inferno si ritorna – Christiana Ruggeri
La storia di Bibi, ragazzina che si sveglia nella sua stanza in mezzo ai cadaveri della sua famiglia massacrata. Anche lei ha lesioni gravissime in tutto il corpo, ma è sopravvissuta. Oggi Bibi vive a Roma e studia medicina a La Sapienza. Questo romanzo del 2015 (Giunti) è la descrizione del percorso tra la morte e la vita, la storia del viaggio dei profughi dopo il genocidio in Ruanda.
Il fiore di Stéphanie – Esther Mujawayo, Souâd Belhaddad
Testimonianza diretta dell’autrice, che dodici anni dopo il Genocidio in Ruanda racconta la storia della sua famiglia massacrata e della politica di riconciliazione nazionale. Il libro, del 2007 (Edizioni e/o), dà voce ai sopravvissuti che lottano per la ricostruzione.
Cento giorni – Lukas Bärfuss
Libro pubblicato da Einaudi nel 2011, che narra la vicende dello svizzero David Hohl, che parte nel 1990 per un progetto di cooperazione internazionale in Africa. Quando nel ’94 ha inizio il Genocidio in Ruanda, l’uomo perde i contatti con Agathe, donna con cui aveva instaurato un rapporto e che muore di colera nei campi profughi. Un bel romanzo sul senso di colpa.
Oggi disegneremo la morte – W.L. Tochman
Un bel reportage pubblicata da Keller nel 2015; uno stile unico in grado di dar voce non solo ai carnefici ed alle vittime, ma anche ai luoghi. Un’opera che insinua dubbi e quesiti nella mente del lettore.
A colpi di machete: La parola agli esecutori del genocidio in Ruanda – Jean Hatzfeld
Altro reportage sul genocidio in Ruanda (Bompiani 2004) con una bellissima introduzione di Susan Sontag. L’autore è un inviato di guerra che dà voce ad un gruppo di 9 persone, mettendo in evidenza la follia e la bestialità umana.